Gentilissima Redazione,
vorrei esprimere - con qualche giorno di ritardo per cause indipendenti dalla mia volontà - tutta la mia solidarietà, e anche la mia ammirazione ed il mio 'kol hakavod', per Israele, con l'augurio che possa non solo 'limare le unghie', ma legare bene le mani a tutti i terroristi.
In attesa che prima o poi, a Dio piacendo, anche questi ultimi scoprano quanto sia più saggio e più dolce amare la vita anziché la morte e si mettano il cuore in pace di fronte all'esistenza di Israele.
Sembra una favola o un sogno, ma, se un popolo può rifondare uno Stato sovrano dopo millenni, ci sono buoni motivi per sperare.
Nel frattempo, per il bene di tutti, sarà il caso di fare la nostra parte per coltivare e difendere la libertà e la dignità umane, in Europa e nel mondo.
Con i più cordiali saluti,
Annalisa Ferramosca