Copia di e-mail inviata al Cardinale Ravasi:
Lettera aperta al Cardinale Ravasi
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Leggo con molto disappunto l'accostamento che fa delle madri di Gaza con il passo biblico riguardante Rachele che piange i suoi figli e non vuole essere consolata. Mentre Rachele aveva veramente dolore per i suoi figli , le madri di Gaza piangono lacrime di coccodrillo , mettono cinture esplosive ai figlioli e ne fanno scudi mano e vengono anche pagate. Odiano la vita e inneggiano alla morte. Sono stata testimone oculare, durante un percorso spirituale intenso, perciò lei che è un teologo affermato e qualificato si apra a guardare anche alle madri siriane, copte, iraniane. E basta con Nazareth che è stata costruita nel IX secolo d.c. mentre esistevano i Notzri (Vangelo secondo Matteo e lo chimeranno il Nazzareno) termine ebraico con cui oggi siamo chiamati noi cristiani.
Mi dispiace che il Cardinal Martini non può più dire la sua , non c'entra niente con questa lettera, ma sarebbe stato veramente un grande papa.
Nella fede,
Gabriella La Marca