Capisco che l'universo mediatico da correggere è sterminato, quando si parla di diffamare Israele, ma sono rimasto stupito dell'assenza di commenti da parte vostra sulla lettera delirante di un candidato alle primarie del PD al Messaggero (quotidiano di Roma, sede della più antica comunità ebraica d'Europa, di cui faccio parte).
Il soggetto in questione, che presiede pure una Regione dove si registrano importanti segnali di risveglio ebraico, afferma nella sua missiva che "rispetta Israele ma non il suo governo".
Che vuol dire? L'abbiamo mai sentito dire di qualche altro Paese (vedi Siria, Iran, Corea Nord) che ne rispetta il popolo ma non il governo?
E sarebbe interessante chiedere al soggetto: si riferiva a questo governo, oppure al governo israeliano puro e semplice, qualunque esso sia? Il dubbio (si fa per dire) che l'interpretazione giusta sia la seconda è piuttosto forte.
Quello poi che più mi disturba maggiormente, e che fa a pugni con il buon senso e la buona fede, è che aper il pezzo con la famigerata frase di Arrigoni, definito dal "candidato" un pacifista. Per fortuna che ha ammesso che lo hanno ucciso i salafiti e non i sionisti mascherati
Roberto Di Castro
Seguiamo raramente il Messaggero, di poco interesse in quanto a politica estera, può inviarci il pezzo che contiene quelle dichiarazioni ? lo commenteremo senz'altro,
IC redazione