Di nuovo in guerra. Sono passati gia` cinque giorni dal momento che il governo d'Israele ha deciso che un milione di cittadini Israeliani non devono assolutamente vivere sotto la minaccia quotidiana dei missili Hamas e cosi` e` cominciata la Guerra chiamata "amud anan" - Colonna di Nube, e noi, parte di quel milione di cittadini, siamo confinati a casa, vicini al rifugio dove passiamo anche le notti. E` impensabile che il mondo non capisca la nostra situazione, siamo continuamente bombardati da terroristi il cui compito e` ammazzare il piu` possible civili Israeliani, mentre il nostro esercito di difesa sta attento a colpire solo quelli che sono coinvolti in questi attacchi, e se per caso vengono colpiti anche civili, apriti cielo! Tutti contro di noi! In questa occasione bisogna dire tante parole di apprezzamento agli ingegneri che hanno ideato la "Kippat Barzel"- Cupola di Ferro antimissile che ha salvato in questi giorni tante case e tante persone. Un saluto dal kibbutz Saad !
Quando sono partita da Israele per venire in Italia la tassista che mi ha portata in aeroporto mi ha raccontato di abitare a Kiriat Malachi dove il giorno prima un missile aveva centrato un palazzo di abitazioni ammazzando tre persone che, in 15 secondi, non avevano fatto in tempo a correre nel rifugio. Rivka, la tassista, aveva portato i figli a Gerusalemme, sperando così di salvarli dalla paura che attanaglia adulti e bambini israeliani da tanti, troppi anni. Il suo cellulare suonava in continuazione, erano i figli che volavano sapere dove era, in che zona di Israele guidava, se era una zona sicura, se cadevano i missili, se potevano stare tranquilli che mamma tornasse a casa viva.
La parola tranquillità in Israele è senza significato, non sappiamo cosa sia, non ce lo permettono, i signori palestinesi non ce lo concedono.
Il giorno successivo i terroristi palestinesi avrebbero colpito anche Gerusalemme. Nessuno prima aveva attaccato Gerusalemme che oltre ad essere la Capitale di Israele è la città santa e sacra alle tre grandi religioni .
Nessuno , nemmeno Saddam Hussein aveva osato!
I palestinesi si, loro che mandano i loro figli a morire per odio, loro che non conoscono i confini del male, loro hanno anche sparato un missile contro Yerushalaim.
Blaterano che Gerusalemme è araba, musulmana e loro capitale, la chiamano Al Quds, la santa, ma questo non ha loro impedito di farne un bersaglio dimostrando che non esiste nulla di sacro per loro, che niente è importante se non distruggere. Questi sono i palestinesi. Molti anni fa, quando era vivo Arafat, scrivevo che tutto il male da lui seminato tra gli arabo-palestinesi avrebbe appestato quelle popolazioni per centinaia d'anni. Avevo ragione, sono avvelenati , talmente pieni di odio da arrivare a commettere le cose più abiette senza nemmeno voltarsi indietro a pensare. L'odio e la propaganda dell'odio usata dal momento in cui nascono e che li accompagna fino alla morte avvelena le loro anime. Sono affetti da sindrome dell'odio antiebraico e lo dimostrano ammazzando, terrorizzando , distruggendo.
Eppure c'è ancora chi non capisce o finge di non capire, esiste ancora chi rifiuta di riconoscere che la violenza parte dai palestinesi. C'è chi , nonostante le migliaia di missili, a lunga e a corta gittata, piovano a grandine su Israele, da Gaza lungo tutto il territorio del sud Israele, su, su fino a Tel Aviv, fino a Yerushalaim, non vuole ammettere che Israele reagisce solo se provocato e, anche quando provocato brutalmente, aspetta di essere proprio al limite della sopportazione per reagire.
Israele pero' deve difendere il suo popolo, non esiste al mondo una nazione in grado di sopportare quello che Israele sta sopportando da anni.
BASTA.
Tre anni dopo la Shoà, alla fondazione dello Stato moderno di Israele, gli arabi hanno incominciato a farci la guerra perché assaggiassimo anche qui, a casa nostra, il sapore dell'odio antiebraico. Tre anni dopo la Shoà , nel 1948, ci hanno invasi per finire il lavoro di Hitler e da allora abbiamo avuto guerre e terrorismo e più territori gli regalavamo più terrorismo e più guerre ci muovervano contro.
"Tornate in Europa " ci urlano gli arabi. "tornate in Palestina" ci urlavano gli europei.
Non si metteranno mai d'accordo, che ne dite amici?
Noi però restiamo qui a casa nostra, nella nostra terra, la terra che i Padri Fondatori hanno dissodato, lavorato e resa fertile spaccandosi la schiena e sotto il fuoco incessante dei cecchini arabi.
Non si vede la fine dei missili sparati da Gaza, è uno stillicidio, il governo non da ancora l'ordine di entrare alle truppe di terra schierate al confine con Gaza, a causa delle forti pressioni usa e europee.
Al diavolo! cosa farebbero gli USA se dal Messico arrivassero missili, a centinaia , a migliaia, sul Texas o la California? Cosa farebbe l'Europa se da un qualsiasi posto dei gruppi di terroristi si mettessero a bombardare città e villaggi? Secondo loro, secondo questi vigliacchi di politicanti corretti, per quanto tempo Israele dovrebbe sopportare questa situazione? Per quante generazioni ancora i nostri figli dovranno essere seguiti da psicologi e psichiatri?
La sicurezza israeliana può salvare la vita di tutti costruendo rifugi dovunque in grado di essere raggiunti in 15 secondi ma nessuno può evitare che i bambini siano attanagliati dal terrore e che gli adulti soffrano di scompensi cardiaci. Evitare la morte è possibile, evitare il terrore che distrugge la vita no. Non è possibile.
Eppure il mondo si sveglia solo quando Israele esercita il sacrosanto diritto alla difesa da questi mostri terroristi e io mi ritrovo a pensare che sarei curiosa, davvero molto curiosa, di sapere cosa accadrebbe se i missili arabi piombassero su Milano, Parigi, Washington. Cosa farebbero tutti quei politicanti bastardi che osano dire a Israele di aver pazienza?
All'ONU condannano Israele se costruisce case nella propria capitale ma non hanno mai, dico mai mai mai formulato una sola parola di condanna per i missili che da anni hamas ci tira addosso. MAI! Trovo che questo sia vergognoso e ingiusto oltreché vile e intollerabile.
Il male dei secoli nei secoli, l'antisemitismo, continua a perseguitarci. Israele non ha avuto un giorno di pace da quel 15 maggio del 1948, guerre e terrorismo ci hanno sconvolto la vita. Oggi , ancora una vota, tutta israele è sotto attacco, non più solo il sud, eppure ci dicono ancora di stare fermi e il boicottaggio contro Israele continua, l'odio contro Israele è sempre vivo, sicuramente fra qualche mese qualche altra barca di pacifinti cercherà di sfondare il blocco israeliano per portare solidarietà ai terroristi di Gaza. L'ONU avrà sempre pronta una risoluzione di condanna contro Israele, le organizzazioni pacifinte alla Amnesty International e le ONG antisemite finanziate dai governi europei ci riverseranno sempre addosso il loro odio, nessuno mai penserà di accusare i palestinesi e il loro maledetto terrorismo di violare i diritti umani.
Gli israeliani sono forti e coraggiosi e hanno tanta pazienza , continuano a protreggere i loro figli, li coprono col proprio corpo, gli insegnano ad avere coraggio e saper ridere nonostante tutto. Gli insegnano ad amare la vita.
Non approffittare di noi, Mondo, non oltraggiarci ancora e ancora chiamando vittime quelli che ci crocifiggono e ci ammazzano.
Loro sono i carnefici ed è ora che qualcuno lo dica.
I palestinesi sono i nostri carnefici, ci hanno distrutto la vita per generazioni, non ci concedono un solo minuto di serenità, sempre in tensione, sempre sul chivalà, sempre attenti al possibile attentato.
Sono i nostri carnefici e il mondo li considera vittime, la loro propaganda perfetta li dipinge tali e sono inspiegabilmente creduti.
Come è possibile che accada una cosa del genere? Come è possibile che il mondo sia cieco e sordo alle nostre sofferenze? Come è possibile che questo odio nei nostri confronti duri da tanti secoli? In Europa abbiamo cercato di dare meno fastidio possibile, pregavamo di nascosto, studiavamo in silenzio, camminavamo lungo i muri per essere quasi invisibili eppure siamo stati massacrati, la stessa sorte è toccata agli ebrei dei paesi arabi.
Oggi, nel nostro paese, in Israele, lavoriamo, abbiamo creato una grande nazione, la nostra esistenza farebbe bene anche alle popolazioni arabe del Medio oriente, siamo industriosi e all'avanguardia in vari campi di interesse mondiale.
Eppure una parte del mondo che comprende anche un certo numero di ebrei traditori, continua a odiarci e a dare noi la colpa di tutto quanto accade sul globo terrestre arrivando a mitizzare gli assasssini e i terroristi pur di dare il colpo di grazia agli ebrei.
Si, tutto questo è talmente ignobile da risultare un oltraggio all'umanità intera.