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Informazione Corretta Rassegna Stampa
15.11.2012 Morte del terrorista di Hamas Jabari: i commenti di IC
da Israele, Deborah Fait. Dagli Usa, Piera Prister

Testata: Informazione Corretta
Data: 15 novembre 2012
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait - Piera Prister
Titolo: «Due notizie alla ribalta negli Stati Uniti: scandalo Petraeus e l’offensiva israeliana su Gaza»

Pubblichiamo i commenti di Deborah Fait e Piera Prister titolati " Per Israele si apriranno le porte dell'inferno " e " Due notizie  alla ribalta negli Stati Uniti: scandalo Petraeus e l’offensiva israeliana su Gaza ".
Ecco i pezzi:

Deborah Fait - " Per Israele si apriranno le porte dell'inferno "


Deborah Fait


Il terrorista Jabari con Gilad Shalit

Ricordate le parole che ho scritto nel mio ultimo articolo? Eccole:

“Al momento la tattica di Israele e’ rispondere ad ogni serie di grandinata missilistica ma,  prima o poi, l’esercito dovra’ entrare a Gaza e dovra’ cercare di fermarli in qualche modo, e’ allora, solo allora che  sentiremo l’indignazione del mondo, quel mondo vigliacco che quando e’ Israele ad essere aggredito dalla violenza araba tace e guarda altrove.

E l’indignazione sara’ tutta contro Israele, potete esserne certi.” 

E’ successo!

L’esercito “con la Stella di David”, come scrivono spesso i media italiani,  ha reagito alle centinaia di missili piombati su Israele nelle ultime settimane , ha reagito nel modo piu’ logico, con  una perfetta  operazione mirata ha fatto saltare per aria l’auto di Ahmed Jabari , con lui dentro naturalmente. Jabari era il capo del braccio armato di Hamas, responsabile di decine di attentati contro Israele, carceriere di Gilad Shalit per 6 anni, ideologo dell’unione tra hamas e i salafiti che sono quei cattivoni fondamentalisti talebani che vogliono la sharia per ricreare le condizioni di vita del Profeta, vivono per  espandere la guerra santa in tutto il mondo musulmano. Sono quelli che hanno impalato l’ambasciatore Stevens a Bengasi, quelli che hanno appeso Vittorio Arrigoni , loro amico, con un filo di ferro al collo.

Bene, l’assassinio mirato di Jabari ha risvegliato il mondo, amici miei, da ieri non esiste telegiornale che non ne parli, non esiste giornale che non ne scriva.

Il mondo e’ in subbuglio, tutti svegli all’improvviso! 

Fino a ieri Israele si beccava i missili in testa e il mondo dormiva sogni tranquilli, pensando soprattutto alla situazione economica, a Obama e Michelle, alle amanti di Petreus.... Israele bombardato? Ma si, che noia, solita roba, chi se ne frega, facciamo finta di non vedere e di non sentire, abbiamo altro per la testa!

Oggi invece , ehhh oggi amici,   tutti anfetaminizzati , non fanno che parlare di Israele, tutti i tiggi, tutti i giornali, da ieri sera non parlano d’altro naturalmente dimenticando di citare i missili  che hanno colpito e continuano a colpire tutto il sud del Paese.

Ma la sapete la cosa piu’ scandalosa? Oggi si riunira’ il Consiglio di sicurezza dell’ONU, quello stesso che non ha pronunciato verbo  di fronte all’attacco a Israele da parte di Hamas al sud e della Siria al nord. Oggi all’ONU i paesi mebri islamici e i loro picciotti occidentali sfogheranno il loro odio e sicuramente ci sara’ una risoluzione di condanna contro lo stato ebraico, colpevole di difendersi dagli assassiniterroristicriminalifiglidiAllahpalestinesi.

Israele deve lasciarsi bombardare, capito? Cosa e’ sta storia che ogni volta , dopo aver portato pazienza, dice BASTA e colpisce? Come osa?  

L’Egitto ha ritirato il suo ’ambasciatore in Israele e Gerusalemme ha fatto lo stesso....dati i precedenti ....ricordando quanto e’ successo a Stevens meglio evitare presenze diplomatiche israeliane in mezzo ai Fratelli Musulmani!

Morsi ha urlato che l’attacco a Gaza e’ un attacco all’Egitto! Quindi?

Gaza e’ egiziana? Benissimo, stupenda notizia ma  allora perche’ rompono le scatole a Israele i palestinesi di Gaza? Perche’ non si lamentrano con l’Egitto? Perche’ pretendono che sia Israele a nutrirli?  E i pacifinti? Perche’ provocano Israele con le loro stupide barche invece di andare a protestare in Egitto a proposito di quella che chiamano “prigione a cielo aperto”?

Israele non sta dentro Gaza, Israele si difende e basta, a Gaza sta l’Egitto, i salafiti, Hamas, Al Queda. Gaza dunque  e’ un’ entita’ terrorista che appartiene all’Egitto e che si e’ prefissa la distruzione di Israele.

Se Morsi dice che un attacco a Gaza e’ un attacco all’Egitto allora ogni azione missilistica contro Israele e’ un azione di guerra egiziana contro Israele. Mi pare logico ma anche molto grave. L’Egitto di Mubarak non era nostro amico ma potevamo essere sicuri che mai avrebbe mosso guerra a Israele, l’Egitto della Fratellanza Musulmana non ci da nessuna sicurezza, e’ come una bomba ad orologeria non solo per Israele ma per il mondo intero, 

Hamas  ha detto che per Israele si apriranno le porte dell’inferno!

Staremo a vedere se l’inferno sara’ per noi o per loro.

Piera Prister - " Due notizie  alla ribalta negli Stati Uniti: scandalo Petraeus e l’offensiva israeliana su Gaza "


Piera Prister

La prima notizia riguarda la strage di Bengasi dell’11 settembre 2012 che occupa tutte le testate radiotelevisive anche perche’ l’attacco terroristico che tuttora pone degli interrogativi a cui non s’e’ data ancora una risposta, ha assunto tinte scandalistiche stile tabloid,  che piacciono molto al pubblico, per le dimissioni del capo della Cia, generale Petraeus  dovute ad un love affair, che durava da tempo, ma che era stato tenuto segreto e che e’ emerso ad hoc proprio  all’indomani della rielezione del presidente Obama. Sembra che questo scandalo sia stato architettato per distogliere l’attenzione pubblica dalle responsabilita’ dell’amministrazione Obama, visto che anche Petraeous aveva appoggiato la versione dell’attacco spontaneo alle missioni americane, scatenato dal video anti-Maometto, tesi sostenuta di concerto dal presidente Obama, dalla segretaria di stato Hillary Clinton e dalll’ambasciatrice americana all’ONU, Susan Rice.

Comunque un generale e un capo della CIA non puo’ permettersi d’avere  relazioni amorose, per ragioni di sicurezza nazionale perche’ sarebbe facilmente ricattabile e il generale Petraeus ha dimostrato veramente poor judgment. Petraeus deporra’ venerdi’ al Senato behind closed doors (a porte chiuse). L’opposizione nelle persone del senatore John McCain e del senatore Joe Lieberman ha richiesto  la costituzione di una commissione d’indagine nel Congresso come ai tempi del Watergate, per indiziare -to impeach- il presidente per aver mentito e negato l’evidenza dell’attacco terroristico fino al suo discorso all’ONU del 25 settembre scorso, e per aver ignorato la richiesta di aiuti da parte dell’ambasciatore Chris Stevens, dal consolato di Bengasi.

L’altra notizia riguarda Israele che e’ passata al contrattacco dopo  l’attacco cui e’ stata sottoposta, di missili Qassam, Grad e proiettili di mortaio che solo oggi 14 novembre dopo che  l’esercito israeliano ha ucciso due capi di Hamas, e’ diventata importante, quando la settimana scorsa era passata inosservata. Nella giornata di oggi vengono regolarmente trasmesse notizie sull’escalation di guerra. Dopo una settimana di lanci di missili dalla striscia di Gaza e di colpi di mortaio e di apparizioni di carri armati anche dal Golan contro Israele, Il PM Bibi Netanyahu e’ passato alla controffensiva, ha appena detto che le operazioni militari a Gaza contro i terroristi di Hamas saranno incrementate, e che il Sud del paese si deve preparare ad crescendo di attacchi missilistici che solo in questa giornata di oggi 14 novembre, sono stati piu’ di cento, dopo l’uccisione da parte di Tzahal del capo dell’esercito di Hamas, Ahmed Jaabari che organizzo’ il sequestro Shalit, e del suo braccio destro Muhammed al Mass. La situazione e’ molto seria e degenerera’ di sicuro alla luce dell’appoggio che ricevono i palestinesi dalla propaganda della sinistra in particolare della BBC. Magen Adom, la Croce Rossa israeliana  con I servizi sanitari sono stati mobilitati, i riservisti sono stati richiamati, le scuole sono chiuse e tutto in stato d’allerta. Nella giornata di oggi 14 novembre, nel primo  pomeriggio missili sono stati lanciati anche dal Sinai contro Eshkol e l’esercito israeliano ha distrutto cataste di missili, alcuni dei quali sono in grado di raggiungere una traiettoria di 40 Km.

Il tutto avviene, mentre Abu Mazen nei suoi viaggi sta intrecciando una serie di alleanze che lo sosterranno quando il 29 novembre chiedera’ all’ONU il riconoscimento della Palestina non come stato membro, ma come stato osservatore, che poi e’ la condizione di cui gode per esempio il Vaticano, nella prospettiva di un piu’ allargato riconoscimento.  Inoltre  questo nuovo status gli potrebbe garantire accesso ad organismi come Criminal Court in The Hague dove potrebbe presentare una denuncia  contro Israele a cui non viene riconosciuto dai piu’, nemmeno il diritto  di difendersi dagli gli attacchi terroristici  Domenica scorsa il ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman ha denunciato le poco pacifiche intenzioni di Abu Mazen visto che non avrebbe  ordinato uno stop alle violenze in atto a Gaza contro Israele e malgrado cio’ , questo abile faccendiere continua a violare le regole il rispetto delle quali dovrebbe essere un  prerequisito essenziale ad ogni negoziato.
Ma perche’ Abu Mazen ha scelto la data del 29 novembre 2012, per recarsi all’ONU, quando negli anni passati e’ sempre andato al Palazzo di Vetro a settembre? La risposta e’ semplice e potrebbe avere delle implicazioni dietro la simbologia delle date che nel mondo musulmano sono molto importanti:  il 29 novembre 1947 le Nazioni Unite all’ONU votarono la spartizione della Palestina sotto mandato britannico, assegnandone una parte agli ebrei -che era un un decimo della Palestina originale e un centesimo del mondo arabo- e l’altra parte agli Arabi. La spartizione fu salutata con grande entusiasmo da parte ebraica, mentre gli arabi la rifiutarono. Nel 1977 l’ONU ha dedicato questa data alla giornata internazionale di solidarieta'con’il popolo palestinese. Ma e’ quello palestinese, un popolo permanentemente belligerante che non vuole la pace con Israele ed che anche in questi giorni non perde occasione per dimostrarlo.
 Prima di qualsiasi riconoscimento della Palestina come stato, l’ONU dovrebbe chiedere ai palestinesi di rinunciare alla violenza e avviare prima una pace negoziata con Israele, ma sappiamo anche che e’ un’illusione visto che il 60 % di tutte le risoluzioni generali dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sono state vergognosamente contro Israele.

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