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Ugo Volli
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La verità, nient'altro che la verità - su Gerusalemme (pardon, Al Quds) 14/11/2012

La verità, nient'altro che la verità - su Gerusalemme (pardon, Al Quds)


Gerusalemme

Cari amici,

siete mai stati in Libia? Se vi capita di andarci, mi raccomando, state attenti, perché fanno un sacco di giuste manifestazioni contro i film blasfemi e se siete un ambasciatore americano può capitare di farvi male. Ma soprattutto badate a non andare a Leptis Magna. Perché? Perché è un posto che vi imbroglia, con guide, cartelli e siti web che lo dicono romano (it.wikipedia.org/wiki/Leptis_Magna ). Ma vi pare ragionevole? I romani stanno a Roma, soprattutto dalle parti di trastevere e in Libia ci sono dei libici, bravi musulmani. La stessa raccomandazione se mai vi capitasse di andare a Palmira in Siria: anche lì dicono che ci fossero degli antichi romani (it.wikipedia.org/wiki/Palmira ) come se le agenzie di viaggio dell'antichità facessero dei parchi tematici per i turisti tutto in giro per il Mediterraneo. Figuriamoci, sono falsi antislamici che per fortuna l'Unesco prima o poi distruggerà. Ancora peggiore la situazione in Turchia, Pensate che ci sono degli sciagurati che dicono che molte città turche per esempio Efeso siano greche (it.wikipedia.org/wiki/Efeso), che la seconda città della Turchia, Istanbul, fosse romana, in particolare che la moschea di Aya Sofia fosse una chiesa romana (http://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_Santa_Sofia_%28Istanbul%29), e alcuni dicono addirittura che la città medievale di Ani (http://en.wikipedia.org/wiki/Ani) fose armena, quando chiaramente gli armeni sono arrivati da quelle parti solo nel Novecento, dopo aver inscenato il finto genocidio per giustificare il fatto che volevano distruggere tutti i turchi.

Perché vi dico queste cose? Mah, per vostra istruzione ed educazione, innanzitutto. Ma anche per insegnarvi che c'è una tendenza occidentale a falsificare la storia, di cui gli ebrei sono i massimi esponenti, ai danni dei poveri palestinesi, da sempre islamici, da sempre padroni del territorio palestinese oggi occupato. Si legge infatti sul sito italiano dei loro sostenitori il grave allarme che vi riporto integralmente: «Al-Khalil (Hebron)-Quds Press. Le autorità di occupazione israeliane hanno collocato delle insegne nei siti storici, nelle vicinanze della moschea di al-Aqsa, a Gerusalemme, con nomi ebraici e falsi cenni storici che indicano l’esistenza dell’Antico Tempio proprio in quell’area. Secondo quanto riferisce il ricercatore Fakhri Abu Diab, le autorità israeliane hanno collocato queste insegne nella parte settentrionale di Silwan, a poche decine di metri dalla parete sud di al-Aqsa. Le insegne in questione riportano nomi ebraicizzati e spiegazioni fuorvianti, atte a consolidare la versione talmudica della storia, e aggiungere una dimensione religiosa ebraica ai siti archeologici in questione. Inoltre, tutte le insegne riportano la scritta ‘questo sito risale all’epoca del Secondo Tempio’ in modo da rinforzare l’idea che il tempio si trovava effettivamente nei pressi di questa zona". Il ricercatore palestinese ha affermato che tale mossa rappresenta “un tentativo di alterare la storia dei monumenti, e praticare il lavaggio di cervello ai turisti e alle generazioni future. La strategia di cambiare i nomi e modificare la storia in modo ingannevole mira a cancellare l’identità araba e musulmana di questi luoghi storici, rimpiazzandola con una falsa storia ebraica”. Egli ha sottolineato che “le operazioni di falsificazione della storia e dell’archeologia sono state avviate dagli israeliani dopo aver appreso dagli archeologi che non vi è alcuna impronta storica ebraica a Gerusalemme, nonostante i lunghi anni di ricerca e di esplorazione negli angoli della città, proprio per dimostrare il contrario”. Abu Diab ha aggiunto che “le alterazioni della storia dei siti archeologici di Gerusalemme, avvengono sotto agli occhi delle organizzazioni mondiali, l’Unesco in particolare, senza che esse esprimano alcuna condanna”».   (http://www.infopal.it/insegne-israeliane-che-indicano-lesistenza-falsa-del-tempio-antico-nei-pressi-di-al-aqsa/)

Pensate, pretendere che vi fosse un tempio a Gerusalemme e in particolare nell'area della città vecchia, vicino alla Moschea di Al Aqsa... Insensato, non vi pare? Se lì c'era da sempre la capitale dello stato di Palestina, e se i palestinesi sono musulmani da sempre, dai tempi di Abramo (pardon Ibrahim), circa tremila anni prima del profeta Mahammud, avranno avuto bisogno di una moschea, non credete?  E quella moschea sarà stata sempre lì non credete? Tutto quel che la contraddice (http://letterepaoline.net/2011/09/14/atlante-di-gerusalemme-archeologia-e-storia/), le scritte in ebraico, i sigilli dei re, le fortificazioni, i bagni rituali,  le case ebraiche, le spade romane (http://www.tafter.it/2011/08/29/archeologia-rinvenuta-spada-romana-nel-tempio-di-gerusalemme/)  eccetera eccetera (http://appuntisugerusalemme.it/archeo.htm) sono falsificazioni, no? Il parco archeologico che potreste visitare quando ci andate (http://www.holyland-pilgrimage.org/it/il-parco-archeologico-gerusalemme) è una palese invenzione, no? Come sono inventate e falsificate le testimonianze di Giuseppe Flavio (http://it.wikipedia.org/wiki/Flavio_Giuseppe) che era ebreo e dunque interessato, e anche quella di Tacito (http://online.scuola.zanichelli.it/perutelliletteratura/files/2010/09/testi-it_tacito_t17.pdf), romano, e dunque interessato anche lui e di tutti gli altri storici e memorialisti antichi.  Per non parlare della Bibbia, che notoriamente ebrei e cristiani hanno falsificato. Che Salomone abbia costruito un tempio a Gerusalemme è una delle più palesi menzogne dell'ebraismo, e così che Gesù sia andato al tempio, magari per cacciarne i cambiavalute: una menzogna cristiana, figuriamoci allora non c'era un tempio ma una moschea e Gesù era un buon musulmano che non si sarebbe mai permesso di creare disturbi in moschea. E così la collocazione del Golgota e del Santo Sepolcro subito fuori dalle mura di Erode è un falso, perché non è mai esistito Erode, con quel che segue. Il posto in cui dicono Gesù abbia pianto prevedendo la caduta del Tempio dev'essere giustamente collocato in Germania o in Polonia: non è da lì che vengono gli ebrei?

Ecco, spero abbiate capito. Non c'è mai stato nessun rapporto dell'ebraismo con Gerusalemme, e dunque anche quello del cristianesimo. Sarebbe interessante sapere che ne pensano di queste teorie i vescovi cattolici del Medio Oriente, così filopalestinesi, o i terzomondisti di Pax Christi: oltre a mettere le moschee nei presepi, sono disposti a buttare nel cestino i vangeli, che parlano larghissimamente del rapporto di Gesù con gli ebrei e col tempio, anche se magari in maniera non molto amichevole per il popolo ebraico?  Chissà se qualcuno di loro vorrà rispondere... Per ora diffidate dalle falsificazioni e tenete fermo che quel che conta è la Palestina e i suoi diritti, se vi sono dei fatti che la contraddicono, come tutta la storia antica di Israele, o anche solo che le fanno ombra, come la Shoà, negateli o ignorateli. Come diceva anche Nietzsche, non vi sono fatti, solo interpretazioni.

Ugo Volli


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