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Libero Rassegna Stampa
09.11.2012 Egitto: eliminato dalla costituzione l'articolo che garantiva i diritti delle donne
islam moderato?! Primavera araba?!

Testata: Libero
Data: 09 novembre 2012
Pagina: 19
Autore: Hamza Boccolini
Titolo: «Gli egiziani aboliscono la parità fra uomo e donna»

Riportiamo da LIBERO di oggi, 09/11/2012, a pag. 19, l'articolo di Hamza Boccolini dal titolo " Gli egiziani aboliscono la parità fra uomo e donna".


Fratelli Musulmani   Donne prima e dopo le elezioni in Egitto

L'Egitto di Mohammed Morsi si prepara ad essere sempre di più un emirato islamico, dopo che i suoi politici hanno deciso di colpire direttamente i diritti delle donne. In gran segreto, e contando anche sul disinteresse della stessa stampa araba, i membri dell'Assemblea costituente egiziana, composta in buona parte da esponenti salafiti e dei Fratelli Musulmani, hanno votato a favore dell’abolizio - ne dell'articolo 68 della Costituzione che sancisce la parità di genere tra uomo e donna. A rivelarlo con un trafiletto è stato il quotidiano egiziano al Masri al Youm. L'unico a protestare contro questo attacco alle donne è stato ieri sera il portavoce dell'Assemblea stessa, il laico Wahid Abdel Majid, secondo il quale «l'abrogazione dalla bozza di Costituzione dell'articolo 68 rappresenta un duro colpo per i diritti delle donne in Egitto». Intervenendo telefonicamente nel corso di una trasmissione della tv del Cairo, al Nahar, ha spiegato che «è stato grave cancellare quell'articolo perché vuol dire abolire qualsiasi garanzia di protezione per le donne. Purtroppo il problema è che l'assemblea è composta da una maggioranza di islamici i quali si stanno battendo per imporre la sharia. Dicono che questo articolo sia contrario alla legge islamica che non prevede l'uguaglianza tra i sessi». Secondo il politico egiziano «i veri problemi nella discussione riguarderanno anche altri capitoli perché quando si parla di sharia si toccano i diritti. Ora verrà negata alla donna qualsiasi diritto eaumenteranno le discriminazioni». Non a caso è prevista per domani al Cairo una massiccia manifestazione organizzata dagli integralisti islamici proprio per chiedere l'attuazione della legge islamica. La protesta rientra nella disputa fra forze integraliste egiziane e i movimenti laici e moderati per l'inserimento della sharia come unica fonte di diritto nella nuova Costituzione post rivoluzionaria. Alcuni movimenti salafiti hanno indettounamarcia «per il ritorno della sharia», a piazza Tahrir. A convocarla è stato l'autoproclamato fronte salafita, che raccoglie le principali forze fondamentaliste egiziane e che respinge l'attuale e generica inclusione dei «principi della sharia» della Costituzione. Il fronte chiede che «la Costituzione non contenga alcun articolo contro la sharia». La disputa sulla sharia, che si lega a quella sulla protezione dei diritti civili e della donna, è centrale nel lavoro della costituente che secondo uno dei suoi componentidovrebbefinire isuoilavorientro la seconda metà di novembre. Il testo verrebbe poi consegnato al presidente Mohamed Morsi entro la prima settimana di dicembre e si procederebbe al referendum popolare di conferma. Non solo in Egitto i diritti delle donne sono in pericolo. Unanalogo problema si èpresentato lo scorso agosto in Tunisia dove una commissione dell'Assemblea costituente, guidata dagli islamici di Ennahda, ha approvato un articolo secondo il quale la donna è «complementare» all'uomo e non più «uguale». L'articolo stabiliva che «lo Stato assicura la protezione dei diritti della donna, sotto il principio della complementarità con l'uomo in seno alla famiglia, e in qualità di associata all'uomo nello sviluppo della patria».

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