Una settimana di ordinaria follia in Israele
di Piera Prister
Piera Prister
Mentre missili devastanti lanciati da Gaza sopra Israele piovono copiosi come se fossero “una manna dal cielo”, nella totale indifferenza del mondo e i carri armati siriani entrano nel Golan nella zona smilitarizzata della frontiera tra Israele e Siria, il primo ministro israeliano Bibi Netanyahu dichiara al paese che sarebbe pronto a fare la pace, se solo Abu Mazen mostrasse buone intenzioni di volerla.
Ci comunicano da Israele che nell’ultima settimana sono stati lanciati contro lo Stato Ebraico, missili e colpi di mortaio nel numero di 70 in totale … l’attacco continua come ormai e’ di cliché’ da settimane, mesi, anni. Tutto normale. Da sempre le testate giornalistiche e televisive ignorano la notizia perche’ di scarso interesse per i giornalisti ed i loro editori. Le sofferenze e il perenne stato di ansia e di guerra cui e’ sottoposta la popolazione israeliana ovviamente non e’ di interesse per chi opera nel regime di egemonia culturale nelle democrazie occidentali azzoppate. Almeno i missili erano carichi di esplosivo convenzionale, e non avevano ancora materiale nucleare.
Poi ci arriva una notizia ad hoc che anche Haaretz come il Guardian e AL-Arabia confermano la dichiarazione di pochi giorni fa, data dal ministro della Difesa israeliano Ehud Barak, secondo cui c’e’ stata una sospensione in Iran del processo di arricchimento dell’uranio, negoziata in occasione delle elezioni presidenziali americane, che non durera’ e che sicuramente riprendera’ a tutto spiano, se vincera’ Obama.
Immaginiamo che cadano 70 missili e colpi di mortaio su Roma o su Londra, o su Parigi, sarebbe considerato normale? Avremmo piacere di ricevere una risposta in merito, da chi voglia leggere questo brano da una citta’ fuori di Israele.
Perche’ la stampa censura queste notizie? Ci da’ una risposta a proposito George Orwell nel suo libro premonitore “1984” che preannuncia il futuro che e’ ormai il presente che viviamo. In uno stato totalitario o in una democrazia azzoppata la lingua biforcuta del Ministro della Verita’ oramai ha il potere di proclamare che “la conoscenza e’ ignoranza e che la liberta’ e’ oppressione” … Quindi un missile lanciato contro Israele e’ un segnale di pace (sic!).