Ancora una volta, nonostante le reiterate volte in cui ho rilevato
(credo di non essere il solo) che pervicacemente continuate a scrivere
che Tel Aviv è capitale di Israele e sede del governo israeliano
mentre dal 1949 è Gerusalemme, vedo che voi insistete in questo
atteggiamento che è solo ideologico e se ne infischia della realtà. Mi
vergogno di essere giornalista avendo tanto beceri, ignoranti e
spocchiosi colleghi che imbrattano carta preziosa! Non leggo il vostro
fogliaccio perché è ormai da tempo in mano a vecchi bolscevichi usciti
dall'Unità e ai loro epigoni. Nutro rispetto solo per il vostro
Direttore, rimasto ancora uno dei pochi galantuomini in questo pantano
mefitico che è l'informazione in Italia.
Maurizio Del Maschio
Scrivere ai giornali è indispensabile, anche se non si viene pubblicati. Non ci stancheremo mai di ricordare 'gutta cavat lapidem'. Non siamo d'accordo sui 'vecchi bolscevichi', magari fosse vero ! i bolscevichi hanno cambiato pelle, la loro eredità si è spalmata un po' ovunque e ammorba i tasti delle redazioni esteri, senza esclusione di testate. Anche al Corriere, al desk esteri, opera quello che chiamiamo 'manina infarinata', un misto di catto-terzomondismo, scriverà sempre Tel Aviv al posto di Gerusalemme, come farà in modo che le titolazioni riflettano ciò che ha in mente la sua testa 'infarinata' anche quando il testo impaginato racconta l'opposto del titolo. Toccherebbe al direttore intervenire, ma finora non l'ha fatto.
Scrivere, scrivere, scrivere !
IC redazione