mercoledi` 27 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






 
Deborah Fait
Commenti & TG news watch
<< torna all'indice della rubrica
Sono arrivati lunedi con l’Operazione 'Ali di colomba' 01/11/2012

Sono arrivati lunedi con  l’Operazione “ Ali di colomba”
Commento di Deborah Fait

L'arrivo degli ebrei etiopi in Israele con l'Operazione Ali di Colomba
Mazal Tov !

270 Falasha Mura dall’Etiopia sono atterrati in Israele, frastornati, nei loro abiti variopinti , sorridenti ma con i volti bagnati di lacrime,con i bambini , tanti bambini per mano, sono scesi dalla scaletta, si sono inginocchiati  e hanno baciato la terra di Israele che li stava accogliendo.

 

All’aeroporto Ben Gurion sono stati salutati con tutti gli onori  dalle autorita’ israeliane  e chiamati a gran voce dai parenti, dagli amici gia’ viventi in Israele dalle precedenti alyiot o semplicemente dalla gente che era andata ad applaudire il loro arrivo.

 

La commozione era talmente forte che quando i primi Beta Israel (Casa di Israele) sono apparsi sulla scaletta dell’aereo nessuno dei presenti e’ riuscito a trattenere le lacrime.

 

Israele ha incominciato a salvare  i primi ebrei dall’Etiopia nel 1986 con l’ operazione Mose’ evitando il massacro  di 8000 ebrei falasha’( Stranieri, questo erano per gli etiopi) che stavano fuggendo dalla guerra e dalla folla assassina   che , come sempre accade quando in qualche paese ci sono problemi e miseria , dava la “caccia all’ebreo”, colpevole di tutti i mali del mondo sotto qualsiasi latitudine.

 

Si sa che molti  scapparono verso il Sudan per poi  arrivare, a piedi, in Israele, e chi non fu ammazzato strada facendo dai predoni, ha poi raccontato la sua odissea attraverso i deserti d’Africa fin sotto le colline di Gerusalemme,il sogno di una vita e la salvezza .

 

Nel 1991 ci fu  l’Operazione Salomone, uno dei grandi miracoli di questo paese quando, nel giro di 36 ore, con voli non-stop di 34 aeromobili israeliani, furono portati in Israele altri 14.500 ebrei etiopici   che erano  in pericolo di vita  a causa della situazione dell’Etiopia dopo il collasso del governo di Menghistu.

 

Gli aerei erano stati completamente svuotati dei sedili e riempiti di materassi perche’ i profughi erano quasi tutti malati, molti di tubercolosi,  e denutriti (erano rimasti isolati nei loro villaggi per molti mesi senza cibo ), equipe di medici israeliani erano presenti in ogni aereo per assisterli e curarli durante il viaggio.

 

Ricordo perfettamente il loro arrivo, piangevamo tutti, tutta Israele, chi non era all’aeroporto era davanti alla TV. Credo che in quel momento tutti gli ebrei del mondo, quelli veri, quelli che si sentivano ebrei nel cuore e nell’anima,  stessero piangendo.

 

Adesso con l’operazione Ali di colomba stanno arrivando gli ultimi Beta Israel, gli ultimi ebrei d’Africa,  il tutto dovrebbe concludersi tra un anno, nell’ottobre del 2013. Dopo potremo dire orgogliosamente di aver salvato tutti gli ebrei  d’Etiopia la cui vita non deve essere stata molto facile per mantenere intatta la loro ebraicita’  e lo dimostrano i tatuaggi  a forma di croce che molte donne portano sulla fronte.

 

Israele con l’Agenzia Ebraica e gruppi di cristiani evangelici stanno facendo un meraviglioso lavoro a Gondar, in Etiopia, dove sono raccolti i Falasha in attesa di poter emigrare, hanno organizzato scuole, centri di salute, ospedali, corsi di ebraico, una preparazione  perfetta che permettera’ a questi ultimi Beta Israel di integrarsi meglio di quelli che li avevano preceduti vent’anni prima  e che erano stati trasportati in Israele clandestinamente . Per queste persone abituate a vivere nella tribu’, ad essere tutti una sola famiglia, la solitudine delle citta’ e’ a volte devastante soprattutto per gli anziani, i giovani col servizio militare vengono assorbiti meglio e si integrano piu’ facilmente al resto della societa’ israeliana.

 

I nuovi arrivati verranno smistati in vari centri di accoglienza facendo attenzione a non separare i  clan, i bambini verranno subito scolarizzati e in poco tempo parleranno l’ebraico dalla pronuncia dolce e meravigliosa tipica dei Falasha’.  

 

La storia degli ebrei, nei millenni, e’ una storia  di morte e di fughe disperate  nel tentativo spesso vano di salvarsi, non sapevano  dove fuggire;  finalmente la fondazione dello Stato di Israele riusci a trasformare la speranza in realta’ e milioni di persone spaventate  ritrovarono finalmente la loro patria dove vivere una vita normale, lontani dall’odio e dai pericoli....

 

Lontano dall’odio e dai pericoli? Che dico mai? Questa sarebbe la Speranza, quella del nostro Inno Nazionale, purtroppo la realta’ e’ diversa.

 

Di odio  siamo letteralmente  avvolti, Israele considerato un cancro, Israele condannato da tutti, Israele che deve difendersi , Israele che non puo’ reagire ai missili di hamas perche’, se lo fa, il mondo, che tace per le centinaia di missili che grandinano ogni settimana nel sud del paese dove si e’ costretti a chiudere le scuole.  ci si rivolta contro  e ci urla che siamo nazisti.

 

I veri nazisti, quelli arabi,  sono invece molto apprezzati in occidente.

 

Professori israeliani vengono boicottati, studiosi israeliani vengono boicottati, i prodotti, la scienza e la tecnologia israeliane vengono boicottate,  le notizie importanti tipo la recente visita del premier Monti e 7 ministri del suo governo, per iniziare collaborazioni di grande interesse,  vengono taciute dai media. Non passa giorno  che in qualche nazione del mondo non si faccia qualcosa contro Israele o contro gli ebrei. Il mondo arabo musulmano e’ pronto a distruggerci, Israele e’ l’unica nazione del mondo minacciata di annientamento.

 

Questo e’ il nostro destino ma abbiamo imparato a difenderci colle unghie e coi denti, col nostro esercito e la nostra forza mai doma.

 

Gli ebrei del mondo continuano a venire in Israele, arrivano giovani, tanti giovani dall’America, dal Canada, giovani colti che nella multicolore societa’ israeliana, insieme  ai giovani d’Africa,  portano alta la bandiera colla Stella di Davide  perche’ tutto il mondo veda  che non potra’ mai distruggerci.

 

 

Deborah Fait

 


Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT