Pubblichiamo il comunicato stampa con l'annuncio della Marcia della Pace Perugia-Assisi che, quest'anno, si svolgerà a Gerusalemme.
Tutta l'ipocrisia degli organizzatori viene fuori già dalla prime righe, quando si legge : "La “Marcia Perugia-Assisi” si trasferisce in Medio Oriente, in Israele e nei territori palestinesi occupati, nel cuore del conflitto più lungo del nostro tempo, laddove la pace appare più lontana e urgente".
Organizzare una marcia della pace In Medio Oriente. Si potrebbe pensare che sia per i massacri in Siria, per le stragi di musulmani in Iraq, per la catena di omicidi che devastano il Libano, per le persecuzioni dei cristiani in Medio Oriente, contro i razzi che Hamas lancia quotidianamente contro la popolazione israeliana, contro il terrorismo islamico, contro il nucleare iraniano, contro la negazione dei diritti delle donne nei Paesi islamici. Insomma, gli spunti per un pacifista vero non mancherebbero.
No, la Marcia Perugia-Assisi sarà in Israele, unica democrazia del Medio Oriente.
Per altro, sarebbe stato sufficiente leggere il nome del coordinatore dell'iniziativa, Flavio Lotti, per rendersi conto di che cos'è esattamente questa marcia: niente a che vedere con la pace, solo propaganda e odio per Israele.
Per maggiori informazioni su Flavio Lotti, cliccare sul link sottostante
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=31479
Ecco il pezzo:
COMUNICATO STAMPA
L’anno scorso abbiamo marciato da Perugia ad Assisi.
Quest’anno andiamo a Gerusalemme in
Missione di Pace
27 ottobre – 3 novembre 2012
in Israele e Palestina
sulle orme di Giorgio La Pira
a vent’anni dalla scomparsa di padre Ernesto Balducci, maestro di pace
Si svolgerà dal 27 ottobre al 3 novembre 2012 con la partecipazione di oltre 200 studenti, giovani, insegnanti, amministratori locali, sportivi, giornalisti, esponenti di gruppi e associazioni e semplici cittadini provenienti da 90 città italiane. E non sarà una passeggiata.
La “Marcia Perugia-Assisi” si trasferisce in Medio Oriente, in Israele e nei territori palestinesi occupati, nel cuore del conflitto più lungo del nostro tempo, laddove la pace appare più lontana e urgente.
“E’ vero, ha dichiarato Flavio Lotti coordinatore dell’iniziativa, abbiamo tanti problemi di cui occuparci a casa nostra. Ma quello che sta accadendo in Medio Oriente ci investe direttamente. Di fronte alla drammatica continuazione della guerra civile in Siria, la diffusione delle armi, delle tensioni, del terrorismo, della violenza e delle sofferenze nell’intera regione; di fronte alla preparazione della guerra contro l’Iran, alla fine del processo di pace tra israeliani e palestinesi e i profondi sommovimenti provocati dalla primavera araba abbiamo il dovere di agire.
La pace che tante volte abbiamo invocato per Gerusalemme non è ancora arrivata. E i problemi che ieri dovevano essere risolti sono diventati ancora più complicati. Costruire la pace è difficile ma è necessario. L’alternativa è troppo inquietante per essere considerata. Per questo, mentre il mondo sembra aver ceduto alla paralisi e alla rassegnazione, continua Flavio Lotti, noi vogliamo cercare nuove strade di pace da percorrere insieme accrescendo il nostro impegno di cittadini e istituzioni responsabili.
Per una settimana andremo di città in città, incontro ai due popoli, ascolteremo le loro voci, cercheremo di capire non solo cosa sta accadendo ma anche cosa possono e debbono fare l’Italia e l’Europa, cosa possiamo fare noi cittadini e cosa possono fare le nostre istituzioni. Porteremo un messaggio di pace e promuoveremo il dialogo con tutti. Visiteremo i luoghi del dolore e della speranza. E infine andremo nel punto più basso della Terra per cercare di capire come possiamo uscire dalla crisi epocale in cui siamo precipitati.”
La “Missione di Pace” in Israele e Palestina è promossa dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani con il patrocinio di Andrea Riccardi, Ministro della Cooperazione Internazionale e l’Integrazione, in collaborazione con la Rete Europea degli Enti Locali per la Pace in Medio Oriente, la Regione dell’Umbria e la Tavola della pace.