Gentile Sig. Volli
Da anni seguo con fervore la questione israelo-palestinese, solidarizzando con la causa israeliana. Sono rimasto però colpito dalla sua ultima cartolina, pubblicata su I.C. Cito testualmente: Perchè allearsi con quelli che vogliono eliminare gli ebrei, ma anche i cristiani, con un odio, una violenza, un disprezzo immutato dalle origini di mille e quattrocento anni fa? Questa è la domanda che bisognerebbe porre alla chiesa e ai cattolici.
Io sono cattolico cristiano (a dire la verità è¨ un po' di anni che faccio fatica a riconoscermi in questa fede), e nonostante io sia d'accordo con Lei sull'immobilismo della chiesa (in tutte le sue "varianti"), e quanto talvolta sia bigotta, ho trovato di pessimo gusto la sua ultima frase, nella quale si sottintende che tutti i cattolici se ne infischino della questione, che a noi non interessa perchè dei bifolchi ignoranti vogliono ucciderci senza alcun motivo.
Mi sento fortemente indignato ed impaurito quando sento al TG che chiese cattoliche sono fatte saltare in aria solo perchè¨...perchè? Mi sento indignato quando hamas spara razzi su Israele solo perchè...perchè?
Ci sono tante cose che ancora non riesco a capire, ma non per questo, in quanto cattolico, non sia sensibile alla questione israelo-catto-palestinese, e come me, tanti altri cattolici che desiderano una pace imperitura.
Cordiali saluti.
Vincenzo Forleo
risponde Ugo Volli:
Gentile signor Forleo, il senso della mia cartolina era una critica alla gerarchia cattolica del Medio Oriente e al Vaticano che non riconduce alla ragione e spesso autorizza le sue prese di posizione antisraeliana.
La mia frase finale aveva il senso di un appello alle persone di buona volontà, come mi sembra che lei sia, e che certamente sono tante dentro il mondo cattolico e in generale cristiano, perché chiedano ragione di questo comportamento a chi di dovere e facciano pressione perché cambi.
Non mi sono mai sognato di immaginare che tutto l'immenso popolo cristiano oggi e in passato sia corresponsabile degli errori e magari anche dei crimini che sono stati commessi in nome della Chiesa, come non immagino che ogni musulmano sia colpevole dell'11 settembre. Le responsabilità sono individuali. Ma se si fa parte di un corpo collettivo come una religione e si è consapevoli di quel che non va, bisogna muoversi e insistere perché le cose cambino.
Ugo Volli
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Quanto scrive Ugo Volli a proposito del silenzio (se non addirittura della complicità) nei confronti dei musulmani è pura verità. Anzi, dimostrando la propria persistente e colpevole ignoranza che affonda le sue radici nella medievale Inquisizione (pardon: Santa Inquisizione), molti cristiani mostrano simpatia per i musulmani in quanto nel Corano si parla con rispetto di Gesù e di Maria, ma non sanno che i due personaggi sono trattati in un modo diverso, radicalmente diverso da come sono presentati nei vangeli, dal momento che l'Islàm si è impadronito di Gesù e Maria (come di altri personaggi biblici prima di loro) facendone dei buoni musulmani.
Molti parlano dell'Islàm a spoposito, non avendo mai letto il Corano e gli Adith (i Detti del Profeta). Si tratta di visionari, di llusi e di ingenui! Io che pratico quel mondo da almeno venticinque anni e conosco (modestamente) tanto l'ebraismo e Israele quanto l'Islàm e gli arabi (in particolare quelli musulmani) posso testimoniare quanto ipocrita sia l'atteggiamento da struzzi di molti cristiani e della gerarchia ecclesiastica a tutti i livelli nei confronti dell'Islàm.
Quanto ai rapporti fra cristianesimo e ebraismo, pur migliorati con il Concilio Vaticano II, sono viziati da un equivoco di fondo: la chiesa si ritiene "Nuovo Israele", mentre Israele è uno solo ed oggi è incarnato solamente dall'ebraismo rabbinico. Punto.
La fede "di" Gesù è l'unico punto di contatto con gli ebrei, ma la fede "in" Gesù genera un incolmabile separazione. Come i musulmani anche i cristiani hanno sradicato Gesù dal suo mondo e ne hanno fatto una figura a loro piacimento. Basta vedere come viene rappresentato e come viene abbigliato nell'iconografia tradizionale: non ha nulla di ebraico, anzi, è messo ingannevolmente in contrapposizione con l'ebraismo, mentre fino alla fine, così come è narrato nei vangeli, Gesù è ebreo e religiosamente ben innestato nell'ebraismo.
Questa è la grande ipocrisia che va smascherata. Il cristianesimo ha sempre combattuto l'ebraismo perché teme che il confronto con esso faccia crollare il suo sistema dogmatico e teme l'Islàm perché è una religione assoluta concorrenziale al cristianesimo. Entrambe pretendono di avere il monopolio della Verità e ritengono di essere le uniche vie di salvezza per l'umanità. L'antigiudaismo è sempre stato forte nel mondo cristiano proprio per la paura del confronto. A meno che questo non avvenga come alla disputa di Tortosa... L'ignoranza e la paura sono un male difficilmente sradicabile.
Madelma