Perché la Chiesa solidarizza con i suoi persecutori ? 21/10/2012
Perché la Chiesa solidarizza con i suoi persecutori ? Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
Cari amici,
come forse qualcuno di voi ricorderà, qualche giorno fa vi ho mandato una cartolina che deplorava le prese di posizione pro-islamiche dei vescovi cattolici del Medio Oriente (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=46467). Un lettore mi ha risposto dubitando che io volessi attribuire intenzioni genocide alle gerarchie della Chiesa e io gli ho a mia volta replicato, dicendo che il genocidio no, ma l'eliminazione degli ebrei dal Medio Oriente era stata invocata da partecipanti agli alti consessi clericali e richiamando il caso del vescovo Ilaryon Capucci, fiancheggiatore impunito del terrorismo (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=&sez=90&id=46492). Avrei potuto anche richiamare le mille volte in cui la Chiesa aveva appoggiato le espulsioni degli ebrei e la loro persecuzione fisica conseguente (per esempio dall'Inghilterra nel 1290, dalla Francia nel 1182 e poi 1394, dalla Lituania nel 1485, dalla Spagna nel 1492, dal Portogallo nel 1497, dalla Germania nel primo '500, dal regno di Napoli nel 1542, da Genova nel 1550, eccetera eccetera (http://it.scribd.com/doc/46458505/Cronologia-della-persecuzione-antisemita-nell-Europa-cristiana; http://www.effettotre.com/archivio_effettotre/gli_ebrei.pdf), per non parlare dei pogrom, dei ghetti, dei roghi di libri e di uomini, che si prolungano fino a tutto il Settecento. Avrei potuto aggiungere che non si tratta solo dell'Inquisizione o di qualche sovrano interessato, perché lo stesso fenomeno avviene nel mondo protestante, per esempio invitandovi a leggere il libro "Degli ebrei e delle loro menzogne" recentemente pubblicato da Einaudi, contenente gli scritti antisemiti di Lutero (http://giacintobutindaro.org/2011/05/20/martin-lutero-e-gli-ebrei/), veramente terribili, in sostanza prenazisti (e in effetti usati dalla propaganda hitleriana contro gli ebrei: http://www.30giorni.it/articoli_id_2656_l1.htm.
Ma il problema oggi non è forse tanto far riflettere i cristiani di buona volontà su questo che nonostante tutto è il loro passato, prolungato fino a una campagna antisemita che "Civiltà cattolica", l'organo ufficiale dei gesuiti (e in un certo senso del Vaticano, dato che per regola le sue bozze sono sempre riviste dalla segreteria di stato) ha proseguito ininterrottamente dalla fondazione attraverso tutto il periodo delle persecuzioni nazifasciste, fino alla vigilia del Conciclio Vaticano II. Il problema è chiedersi il perché di questo schieramento con coloro che instancabilmente perseguitano anche i cristiani - non gli islamisti nel senso di un movimento politico, ma l'Islam nel suo complesso.
Il fatto è che la ripugnanza, il disprezzo, ancor prima che l'odio nei confronti dei cristiani sono inculcati nei bambini islamici fin dagli anni di scuola. Guardate per esempio come nei libri di testo in Arabia saudita - stato ancora non belligerante e sostenuto dall'appoggio americano, si dica che "Gli ebrei e i cristiani sono nemici dei credenti, e non possono essere accettati dai musulmani." Oppure: "Le scimmie sono il popolo del sabato, gli ebrei, e i maiali sono gli infedeli della comunione di Gesù, significativo, i cristiani." (http://www.thedailybeast.com/articles/2012/10/17/saudi-textbooks-incite-hate-say-leaders-in-american-publishing.html) Anche su questo piano potrei andare avanti a lungo, citandovi le stragi in Nigeria, la persecuzione dei cristiani in Pakistan, in Egitto, in Iraq, in Iran, in Turchia. Una piccola ricerca su Internet permetterebbe di esemplificare con decine, centinaia di casi. Ma preferisco mostrarvi un video così significativo da essere buffo: http://philosemitismeblog.blogspot.it/2012/10/savant-egyptien-le-pape-est-juif-ou-est.html. Si vede un tale, di nome Mohamed Galaa Idris, che di mestiere fa il direttore di un dipartimento di studi ebraici di un'università egiziana, affermare con scherno che "L'attuale Papa - Benedetto IV o VII, o qualcosa del genere - è ancora più sionista di Herzl. Ho studiato le sue dichiarazioni ho già detto che se questo uomo non è un Ebreo, è stato giudeizzato. Nel suo intervento si va oltre gli ebrei stessi. E 'più sionista degli stessi sionisti." Richiesto del perché lo dica, risponde citando il fatto che "ha riconosciuto ciò che i nazisti hanno fatto agli ebrei, l'Olocausto degli ebrei."
Capite: si dimostra che il papa è ebreo (il che per lo "studioso" egiziano è un insulto, un po' secondo gli usi di certe curve calcistiche), perché ha riconosciuto la Shoà. Il che fra l'altro coincide benissimo con la recente notizia secondo cui i maestri giordani pagati dall'UNRWA, l'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi cui l'Europa contribuisce generosamente, si sono rifiutati di far cenno ai loro allievi dell'esistenza della Shoà "perché danneggerebbe la causa palestinese" (http://ibloga.blogspot.it/2012/10/un-funded-teachers-refuse-to-teach.html). Inutile dire che non sono stati cacciati né obbligati a cambiare idea.
Ritorniamo al nostro tema: perché i cristiani solidarizzano coi loro persecutori, in tutto il Medio Oriente? Perché la Chiesa non alza la voce? Perché non dice che c'è una pressione islamica inesorabile, secolare, per espellere il cristianesimo da tutte le terre dominate dall'Islam, talvolta per mezzo della violenza, sempre per mezzo di quella pressione sociale ed economica che cerca di soffocare la vita dei non musulmani? Perché non dice che il solo posto in Medio Oriente in cui i cristiani hanno vera libertà di culto e parità di diritti, soprattutto sicurezza (anche se può capitare che qualche esagitato tracci delle scritte insultanti sulle pareti di qualche monastero, come è stato molto sottolineato dalla stampa, ma nella riprovazione immediata di tutte le autorità politiche e religiose e senza mai mettere a rischio la vita e la libertà)? Perché allearsi con quelli che vogliono eliminare gli ebrei, ma anche i cristiani, con un odio, una violenza, un disprezzo immutato dalle origini di mille e quattrocento anni fa? Questa è la domanda che bisognerebbe porre alla Chiesa e ai cattolici.