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Il futuro del cristianesimo 18/10/2012

Gentilissima Redazione,

ho letto il Vostro commento all'iniziativa della Santa Sede di inviare una delegazione in Siria e Vi sarei molto grata di un chiarimento.

Che cosa, secondo Voi, dovrebbe fare la Santa Sede? Ignorare la situazione e abbandonare in silenzio al loro destino i cristiani? Indire una Crociata, nella speranza che abbia miglior esito, per i cristiani, di quelle dell'XI-XIII secolo?

E che cosa dovrebbe fare la comunità internazionale o, piuttosto, gli Stati occidentali? Lasciamo che fedeli e nemici di Assad si scannino (e scannino o costringano alla fuga i cristiani)? C'è qualche possibilità di un intervento, di qualunque genere, che aiuti a prevalere il meglio, o il meno orribile, della società siriana?

Con i più cordiali saluti e auguri di buon lavoro,

Annalisa Ferramosca

Il Vaticano dovrebbe comportarsi esattamente nel modo opposto da lei citato, basta con i silenzi e complicità verso un islam che predica terrore e straGi - anche - di cristiani, non solo di ebrei. Il futuro dell'Europa - e quindi anche del cristianesimo- è segnato, se non si cambia rotta. Legga a questo proposito il pezzo di Giulio Meotti ripreso oggi su IC.
IC redazione


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