La torcia è stata passata da un leader genocida all'altro. Non permettete che l'Iran ottenga la bomba atomica !
Cari amici,
ieri si è celebrato con grande solennità e partecipazione l'anniversario della deportazione degli ebrei romani, avvenuto il 16 ottobre del '43. E' un ricordo da conservare ed è giusto che tanti eminenti rappresentanti della comunità nazionale, a partire dal primo ministro Monti, siano intervenuti. I deportati erano donne, bambini, uomini, anziani: cittadini italiani con la sola colpa di appartenere al popolo ebraico. Furono deportati dai nazisti con la complicità dei fascisti italiani, nel silenzio di Pio XII che stava a poche centinaia di metri dall'epicentro del rastrellamento. Quasi nessuno tornò da Auschwitz.
Ricordare l'orrore è giusto, ma non basta. La deportazione di Roma fu un episodio relativamente minore di un piano di sterminio che i nazisti e i fascisti loro alleati perseguirono al di là della razionalità bellica. Il rastrellamento avvenne mentre gli alleati erano già sbarcati da mesi in Sicilia (luglio '43) e stavano avanzando velocemente verso Nord. Erano entrati a Napoli il 1 ottobre dopo le Quattro giornate, insomma erano a meno di duecento chilometri. Lo sbarco di Anzio era già in preparazione. Nazisti e fascisti distolsero dalla guerra forze militari e mezzi logistici per assicurare la distruzione degli ebrei, contro ogni logica, come avrebbero continuato a fare fino alla fine della guerra. Non erano matti, erano mossi da un'ideologia precisa. Lo avevano spiegato in tutti i modi con libri, articolo, lezioni, manifestazioni, leggi dello Stato. Ammazzare gli ebrei, liberare l'Europa dalla loro presenza era uno dei loro scopi principali. La civile Europa reagì poco e male: ci furono i giusti, naturalmente, gli eroi cui va la nostra gratitudine. Ma furono meno, molto meno dei "volonterosi carnefici". E la maggior parte degli europei fece lo stesso del Vaticano il quel 16 ottobre: stette zitta e ferma per evitare guai per sé e per i loro cari, magari tese una pagnotta ai deportati, ma evitò di protestare.
Cose che sappiamo, come sappiamo che non è finita. Oggi il compito di ammazzare gli ebrei è passato al mondo islamico, con la volonterosa complicità di terzomondisti, comunisti, neonazisti, clericali all'antica. Gli islamici, non solo i terroristi attivi, ma anche quelli "moderati" della Fratellanza Musulmana che grazie a Obama hanno preso il potere in mezzo mondo arabo sono antisemiti violenti come i nazisti (da cui hanno imparato molto). Non nascondono il loro atteggiamento. Lo hanno spiegato in tutti i modi con libri, articolo, lezioni, manifestazioni, leggi degli Stati. Ammazzare gli ebrei, liberare il Medio Oriente dalla loro presenza è uno dei loro scopi principali. Sono disposti a sacrificare molto per questo, a partire da quello sviluppo economico che potrebbe nascere in Medio Oriente dalla pace fra un paese tecnologicamente e economicamente avanzatissimo come Israele e le grandi popolazioni dei vicini. Qualcuno come Rabin e il suo ambiente si era illuso che gli arabi avrebbero scelto lo sviluppo, il benessere, la pace. Non è stato così: la guerra contro Israele e il genocidio degli ebrei è uno dei loro obiettivi principali e sono disposti a sacrificarvi molto.
Lo sanno tutti, lo sappiamo tutti. I documenti sono sotto gli occhi di tutti. Non solo l'Iran, ma anche l'Egitto, entrambe le fazioni siriane, il Libano, i vescovi cristiani della zona: tutti si danno come obiettivo l'eliminazione degli ebrei (non gli israeliani, gli yahud, gli ebrei, sono quelli contro cui inveiscono). Su Informazione Corretta abbiamo pubblicato centinaia di documenti su questo, basta andare su siti come il Memri per trovarne ogni giorno di nuovi. E l'Europa e anche l'America di Obama fa quel che fece Roma e il Vaticano quel 16 ottobre del '43, tace. Magari in attesa di fare una bella commemorazione fra una settantina d'anni. La risposta è "no grazie". Il genocidio non si combatte con le fiaccolate postume - che pure, lo ripeto, sono una cosa giusta e buona. Si combatte prima. Si combatte impedendo a Hitler e ai suoi emuli di arrivare al potere, si combatte impedendo loro di armarsi (dunque oggi impedendo l'atomica dell'Iran), si combatte sostenendo Israele, isolando i fanatici ideologi antisemiti dei boicottaggi e delle flottiglie e svergognando i loro amici ebrei traditori. Questo è il compito oggi di chi vuol rendere onore alle vittime del 16 ottobre 1943 e ai milioni che furono rapiti e uccisi come loro. Non i bei discorsi.