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La Repubblica Rassegna Stampa
10.10.2012 Una ragazzina di 14 anni sfida i talebani
Cronaca di Giampaolo Cadalanu

Testata: La Repubblica
Data: 10 ottobre 2012
Pagina: 17
Autore: Giampaolo Cadalanu
Titolo: «Due pallottole per Malala, l'adolescente pakistana che ha sfidato i talebani»

Su REPUBBLICA di oggi, 10/10/2012, a pag.17, con il titolo " Due pallottole per Malala, l'adolescente pakistana che ha sfidato i talebani ", Giampaolo Cadalanu racconta la vicenda di Malala, la coraggiosa ragazzina di 14 anni che ha sfidato i talebani.
Ecco il pezzo:

Malala Yousafzai                        Dopo essere stata colpita

E' poco più di una bambina, ma a 14 anni Malala Yousafzai è già un nemico dei talebani. Per questo mentre usciva da scuola due uomini le hanno sparato. E' successo a Mingora, la principale città della valle di Swat, in Pakistan. La ragazza si è salvata, ma ha perso molto sangue e le sue condizioni sono gravi. E' ritenuta colpevole di aver lottato per difendere i diritti dei minori nel suo paese. Nel 2009 Malala è diventata famosa con un diario in lingua urdu, nel quale denunciava le atrocità commesse dai talebani nella valle di Swat. Parole che per una ragazzina che vive in Pakistan sono un atto di coraggio. "Malala stava salendo sullo scuolabus dopo le lezioni quando due uomini armati hanno aperto il fuoco contro di lei, colpendola alla testa e al collo e ferendo due amiche", ha detto Rasool Shah, un funzionario della polizia. La bambina è grave e si trova ora all'ospedale di Peshawar, ma potrebbe essere trasferita all'estero. "E' impossibile un intervento immediato per la presenza di forti contusioni. Inoltre un proiettile ha toccato il midollo spinale", ha spiegato una fonte dell'ospedale. Poco dopo averla colpita, i talebani hanno rivendicato l'aggressione, definendo il lavoro di Malala "osceno". "Si è trattato di un nuovo capitolo osceno e dobbiamo mettere fine a questo capitolo", ha detto il portavoce dei talebani Ahsanullah Ahsan al telefono, parlando con l'Associated Press. "E' una persona anti-talebana che continua a parlare contro i talebani - ha insistito - . Lei ha proclamato che Obama è il suo ideale e per questo sarà nuovamente colpita anche se questa volta è rimasta solo ferita". Infine Ehsan ha ammonito che quello che abbiamo fatto oggi deve essere visto come "un forte messaggio nel senso che i talebani non dimenticano mai né perdonano chi parla contro di loro". L'esercito pachistano ha riconquistato il controllo della valle di Swat nel luglio 2009, dopo due anni di violenze dei talebani, che avevano vietato alle bambine di frequentare la scuola. Lo scorso anno, ricordando il periodo in cui i talebani si erano imposti nella regione, Malala raccontò alla Bbc il terrore delle ragazzine "di essere colpite con acido al volto o di essere rapite". "Per questo in quel periodo alcune di noi andavano a scuola con abiti normali, non con l'uniforme scolastica, e nascondevamo i libri sotto i nostri veli", ha spiegato Malala. Lo scorso anno Malala ha ricevuto il primo premio nazionale per la pace dal governo di Islamabad ed è stata segnalata per l'International children's peace prize dal gruppo Kidsrights foundation. Ma quasi contemporaneamente è stata inserita dai talebani 'in cima' alla lista degli obiettivi da colpire. La condizione delle bambine è stata al centro di un recente caso in Pakistan. La Corte Suprema ha infatti dichiarato illegali le sentenze decise dalla giustizia tribale, ma in molte zone rurali continua ad essere frequente l'utilizzo di donne, spesso minori, come ricompensa nelle dispute tra le famiglie. Qualche tempo fa, in Baluchistan, una delle zone più sottosviluppate del Paese, nel distretto di Dera Bugti, una lite tra clan rivali si è conclusa con la consegna, a titolo di risarcimento, di tredici bambine, d'età compresa tra i 4 e i 16 anni. Le piccole sono state cedute da un clan all'altro per esser date in matrimonio.

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