Pur condividendo il contenuto dell'articolo, non sono assolutamente d'accordo con l'accostamento fatto dall'A. tra Kissinger e Chomsky "sulle loro censure alle operazioni di antiterrorismo di Israele nei confronti del terrorismo islamico". Se Chomsky – bravo linguista, ma pessimo politico – è un antisionista liberal, Kissinger è stato un grande uomo di Stato realista, assolutamente non antisionista (si devono a lui gli accordi tra Egitto e Israele), ma realisticamente "prudente" nel significato dato a questo termine da Hans Morgenthau. Mi è sembrato veramente fuori luogo accomunare i due personaggi, che in comune hanno soltanto le origini ebraiche.
Cordiali saluti
Giuliana Iurlano
Kissinger ha dichiarato giorni fa (l'abbiamo pubblicato subito su IC) che Israele entro dieci anni non esisterà più. Se le sembra il commento di uno che "è stato un grande uomo di Stato realista, assolutamente non antisionista " allora abbiamo idee divergenti sul modo di intendere la parola sionista. Kissinger è sempre stato - a nostro parere- non realista, ma un cinico politico, come tale valutato molto severamente anche in Israele. Gli accordi con l'Egitto, andati allora a buon fine, come tutte le imprese che hanno avuto successo, hanno sempre molti padri.
Un saluto cordiale,
IC redazione