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La Stampa Rassegna Stampa
07.10.2012 Eurabia: Strasburgo, ucciso terrorista, aveva già colpito a Sarcelles
La cronaca di Alberto Mattioli

Testata: La Stampa
Data: 07 ottobre 2012
Pagina: 14
Autore: Alberto Mattioli
Titolo: «Blitz a Strasburgo, ucciso un islamista»

Sulla STAMPA di oggi, 07/10/2012, a pag.14, con il titolo " Blitz a Strasburgo, ucciso un islamista", Alberto Mattioli descrive la retata effettuata a Strasburgo che ha impedito un attacco contro obiettivi ebraici. Un terrorista è rimasto ucciso, era l'autore dell'assalto a Sarcelles di un negozio di proprietà di ebrei.
Ecco la cronaca:

quando l'anti-terrorismo funziona

Undici arresti, un morto, e molto materiale sequestrato. È il bilancio della retata di ieri in Francia contro quella che il ministro dell’Interno, Manuel Valls, ha definito «una cellula molto ben organizzata» di islamisti radicali, giovani francesi apprendisti terroristi. Ma l’«obbiettivo principale» del blitz non parlerà più: ha accolto i poliziotti sparando. Gli agenti hanno risposto e l’hanno ucciso.

Tutto inizia il 19 settembre, in piena tensione da film e vignette sull’Islam. A Sarcelles, nella regione parigina, due individui mascherati lanciano una granata di fabbricazione iugoslava in una drogheria ebrea: nessun ferito ma molto spavento. La polizia indaga e ieri all’alba scatta il blitz a Torcy, nell’Île-de-France, Cannes, Nizza e Strasburgo. Gli arrestati sono in tutto undici, tre dei quali pregiudicati.

A Strasburgo finisce in tragedia. I poliziotti si presentano a casa di Jérémie-Louis Sidney, 33 anni, nazionalità francese, di recente convertito all’islam radicale, già condannato a due anni per traffico di droga. Le impronte trovate sulla granata di Sarcelles sono le sue. Nonostante in casa ci siano anche una compagna (lui è poligamo) e due figli piccoli, Sidney è deciso a battersi. Si è rasato la barba, segno, secondo il procuratore di Strasburgo, che voleva «finire da martire», e impugna una 357 Magnum. Spara e ferisce due poliziotti, uno dei quali si salva solo grazie al casco. Gli agenti rispondono e lo uccidono.

La cellula non era ancora passata all’azione ma le autorità si dicono certe che volesse farlo. Nelle varie perquisizioni sono stati sequestrati quattro testamenti già firmati, 26 mila euro in contanti, armi, libri islamici radicali e una lista di associazioni israelitiche. Un altro degli arrestati è stato bloccato prima che potesse usare l’arma che aveva con sé.

In Francia nessuno ha dimenticato la strage di Tolosa, quando un killer islamista uccise tre bambini e un insegnante di una scuola ebraica. Di recente, il governo ha inasprito la legislazione anti-terrorista e ieri François Hollande ha solennemente ribadito «la determinazione dello Stato di proteggere i francesi contro tutte le forme di minaccia terrorista».

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