Europa in vendita, islam compra. E' la volta di Palermo, l'acquirente è il Bahrain, il venditore è il sindaco Orlando. Il commento è di Giuseppe Sarcina sul CORRIERE della SERA di oggi, 07/10/2012, a pag.1/30, con il titolo " E lo sceicco tentò Orlando "


Orlando con lo sceicco del Bahrain se la ridono, ma
Nabeel Rajab è in prigione in Bahrain
Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha ricevuto lo sceicco Zamil al Zamil, uno dei più importanti uomini d'affari del Bahrain, ottenendo la promessa di investimenti massicci in città accompagnata dalla richiesta della costruzione di una moschea. A Ferrara, più o meno in quelle stesse ore venivano denunciate, al Festival della rivista «Internazionale» di Ferrara, le violazioni sistematiche dei diritti più elementari nel Bahrain. Difficile immaginare che l'uomo della «Primavera di Palermo» fosse all'oscuro di tutto.
Lo sceicco Zamil al Zamil, uno dei più importanti uomini d'affari del Bahrain, ha appena concluso la «visita di studio a Palermo» per conto della Camera di commercio italo-araba, di cui è presidente. Era arrivato due giorni fa, accompagnato dalla vicepresidente, la kuwaitiana Hissa al Sabah, e da una squadra di architetti e ingegneri. Al Zamil ha offerto al sindaco Leoluca Orlando, 65 anni, investimenti massicci in città, accennando a una disponibilità complessiva di due miliardi di euro. Il primo cittadino ha quindi scortato lo sceicco in una lunga ispezione, guidandolo fino al bacino della Fincantieri e all'ex polo chimico dell'Arenella. Si è parlato, senza impegno per carità, di nautica da diporto e di altre strutture turistiche. E anche della costruzione di una moschea, da offrire ai musulmani di Palermo. Si vedrà: il portavoce del sindaco precisa che niente è stato stabilito e che il Comune ora aspetta la «prima mossa concreta» del businessman arabo.
Più o meno in quelle stesse ore, al Festival della rivista «Internazionale» di Ferrara, un'altra cittadina del Bahrain, Maryam al Khawaja, partecipava a un dibattito organizzato da «Medici senza frontiere». Al Khawaja, 25 anni, è la «presidente facente funzioni» del «Bahrain center for human rights». Il numero uno dell'organizzazione, Nabeel Rajab, è in prigione da diversi giorni, praticamente senza imputazione, se non quella di essere a capo dell'unico polo di dissidenza ammesso nel Paese. Rajab non mangia più per protesta: ormai è al limite. A Ferrara la sua giovane vice ha raccontato la terribile routine di violenze, arresti arbitrari, violazioni sistematiche dei diritti più elementari cui sono sottoposti da mesi gli abitanti del Bahrain.
Ora, è lecito chiedersi se dobbiamo stare con lo «sceicco palermitano» al Zamil o con l'attivista al Khawaja? Orlando fa sapere che al Zamil era a Palermo in qualità di presidente della Camera di commercio, dunque nel quadro di una visita istituzionale. Ma resta il dubbio che la risposta dell'Orlando versione 2012 non avrebbe soddisfatto l'Orlando del 1993, il sindaco della «cultura della legalità» e della «Primavera di Palermo».
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