Non c'è ragione migliore per odiare qualcuno che dovergli delle scuse
Gilad Shalit, Ismail Haniyeh, Günter Grass
Cari amici,
alla base dei problemi millenari degli ebrei c'è un paradosso della moralità: non c'è modo migliore per farsi odiare da qualcuno che aver subito da costui un torto. In altri termini: sappiate che se qualcuno vi ha fatto del male, vi odierà per questo. Lo so bene che le cose dovrebbero andare esattamente all'incontrario, cioè che chi fa torto a un altro dovrebbe scusarsi e badare a evitare di ripetere il suo - diciamo così - errore. Ma le cose non funzionano così, tutto l'opposto. Spesso gli ebrei non sono odiati nonostante il fatto che siano stati oggetto di ingiustizia e di persecuzione, ma proprio per questo.
Vi faccio due esempi: uno l'avete letto ieri su IC (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=2&sez=120&id=46275). Hamas boicotta la squadra di cacio del Barcellona perché ha garantito un biglietto gratis a Gilad Shalit per una partita cui assisterà come giornalista (e i cronisti sportivi entrano senza pagare in tutti gli stadi del mondo). Andiamo al nocciolo della questione: Shalit non ha fatto nulla di male ad Hamas, è Hamas che lo ha sequestrato in territorio israeliano, l'ha sepolto vivo per oltre cinque anni, l'ha usato indegnamente come merce di scambio, ha torturato psicologicamente lui, la sua famiglia, tutto il mondo ebraico con il ricatto della sua vita, ha prodotto video indegni come quello che rappresentava il padre decrepito invano in attesa della sua liberazione finché vedeva passare il suo cadavere. Shalit non ha partecipato a scontri, non ha fatto neanche propaganda contro Hamas, si è limitato faticosamente a sopravvivere. E' senza dubbio una vittima. Ma proprio per questo lo odiano, vorrebbero eliminarne il ricordo, detestano che esista e si fanno travolgere dalla rabbia fino al gesto ridicolo del boicottaggio. E dato che non vi è persecuzione senza che si moltiplichino complici servili e sciocchi, i giornali italiani per lo più hanno censurato la notizia, e l'avversario storico del Barca, cioè il Real Madrid, ha subito vantato i suoi buoni rapporti coi palestinesi: non è boicottato, lui, non fa l'errore di accogliere un giornalista che è stato sequestrato per anni dai terroristi...
Altro esempio, Günter Grass: uno che è stato da ragazzo nazista, anzi nell'aristocrazia nazista delle SS (ma non era un bambino, aveva 18 anni) e che poi ha nascosto questo "dettaglio" per tutta la vita, costruendosi una ambigua maschera da progressista, per cui capitalismo e socialismo reale sono la stessa cosa. Quando la passata militanza nell'organizzazione che più direttamente ha gestito lo sterminio degli ebrei è venuta fuori, invece di chiedere scusa per davvero per il suo passato e di accettare l'ovvia conseguenza che su cetre cose non aveva diritto di parola e certo non poteva fare il maestro di morale a nessuno, ha fatto riemergere anche il suo antisemitismo, con una "poesia" in cui prendeva posizione a favore dell'Iran e dei suoi progetti di distruzione di Israele e sosteneva che la Germania dovesse finire di sentirsi in colpa e schierarsi contro Israele (http://poesia.blog.rainews24.it/2012/04/04/guenter-grass-cio-che-va-detto/ : la poesia è nei commenti, che vale la pena di leggere, ce n'è alcuni antisemiti e violentissimi, che dicono per esempio così: "israele (minuscolo) è una Seria Minaccia non solo alla Pace, ma alla Libertà stessa dell’essere Umano. E’ ora di prendere atto di questa orrenda realtà e adoperarsi per renderlo inoffensivo con ogni mezzo a disposizione. Non è uno stato, deve essere annientato, distrutto e i suoi sostenitori devono essere dispersi, arrestati e financo condannati a morte. " E sono ancora sul sito della Rai dopo sei mesi...
Ora Grass riprende la sua marcia antisemita, con una nuova poesia in cui loda un tal Vanunu, tecnico alla centrale atomica di Dimona che avrebbe rivelato i "segreti atomici" di Israele ed è stato condannato per spionaggio (http://www.today.it/rassegna/gunther-grass-israele-vanunu.html): "un eroe del nostro tempo" secondo l'ex-nazista (ex?) Grass. Il quale aggiunge naturalmente che non ce l'ha con gli ebrei, neanche con Israele, ma solo con "questo" governo di Israele. Dicono così quasi tutti gli antisionisti/antisemiti: peccato che qualunque governo israeliano sia "questo" governo per loro. Non importa, tanto il governo israeliano, Israele, o gli ebrei in generale non hanno fatto nulla a Grass. E' lui che coi suoi camerati è stato coinvolto almeno moralmente nel compito faticoso ma ricco di soddisfaziuoni di realizzare la Shoà. E' vero che era giovane, ma in quei tempi si cresceva in fretta; e nessuno lo obbligava ad arruolarsi nelle SS invece che nell'esercito regolare; anzi, per avere il privilegio della divisa nera e delle mnostrine col techio, bisognava dimostrare di essere impeccabili sul piano razziale come su quello ideologico. E dunque portando una colpa nei confronti del popoilo ebraico, il suo odio di oggi, a settant'anni di distanza, si spiega benissimo: non c'è ragione migliore per odiare una persona, un popolo o uno stato che dovergli delle scuse
Ugo Volli