Il mensile Italo/tedesco Geo (pubblicato da Grüner+Jahr e Mondadori) di settembre, dedica a Gerusalemme un lungo servizio.
Non manca, ovviamente, la storia strappalacrime della famiglia palestinese di Gerusalemme "est". Naturalmente non c'è la storia di una famiglia israeliana.
Si sarebbe potuto trovare lo spazio per descrivere il terrorismo palestinese, e anche raccontare la storia delle famiglie israeliane delle vittime degli attentati suicidi degli arabi ? forse non hanno importanza ?
Totalmente sbagliato e disinformante il sommario in cui il titolo di "cittá santa dell'islam" precede quello di "culla dell'ebraismo", e nel quale si elencano i conflitti "ovest contro est, ebrei contro ebrei, ebrei contro arabi" dimenticando quello degli "arabi contro ebrei". E poi quale città santa dell'islam, quando non è mai nominata nemmeno una volta nel corano !
Un colpo al cerchio e una alla botte, invece, nel box dedicato al "problema israelo-palestinese", dove a fianco di affermazioni sorprendentemente poco "politically correct" (finalmente qualcuno scrive che nel 1948 gli ebrei furono aggrediti dagli arabi che non accettavano la nascita di Israele) si leggono i soliti luoghi comuni su "territori occupati", "presenza illegale ai sensi del diritto internazionale", "1,4 milioni di rifugiati arabi" quando in realtà erano circa 600.000.
Ciliegina sulla torta il sommarietto di p.43: "storia venerabile, cronaca di seconda classe: ecco i musulmani di Gerusalemme".
Perché sarebbe cronaca di 'seconda classe'? Gli arabi israeliani godono degli stessi diritti di tutti gli altri cittadini, sono ben rappresentati in Parlamento. Non vengono considerati di 'seconda classe' o di serie B.

Invitiamo i lettori di IC a scrivere a GEO chiedendo spiegazioni per la propaganda diffusa nel suo servizio su Gerusalemme
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