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Il Giornale Rassegna Stampa
01.10.2012 Occidente succube dell'islamicamente corretto
commento di Magdi C. Allam

Testata: Il Giornale
Data: 01 ottobre 2012
Pagina: 15
Autore: Magdi Cristiano Allam
Titolo: «L’islam e la doppia morale. Ora l’Occidente dica basta»

Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 01/10/2012, a pag. 15, l'articolo di Magdi C. Allam dal titolo "L’islam e la doppia morale. Ora l’Occidente dica basta".


Magdi C. Allam

Che cosa non ci combina la paura dell’islam! Ora sco­priamo che il film su Mao­metto che avrebbe scatenato la fu­ria dei musulmani non esistereb­be proprio, che il promo diffuso su Youtube sa­rebbe un falso, mentre sono as­solutamente ve­ri il centinaio di morti, le miglia­ia di feriti, la di­struzione di am­basciate, chiese, case e negozi in tutto il mondo. Così come sco­priamo che gli strenui paladini dell'islam che ci siamo affrettati a difendere depre­cando l'offesa al­la sacralità del Corano e all'ono­re di Maometto, sono degli emeriti ipocriti che pre­dicano bene e razzolano male se ad esempio restano irretiti dal fa­scino di una bella donna. Peggio ancora ci siamo impegnati, firman­do come Unione Europea una di­chiarazione congiunta con Orga­nizzazione della Cooperazione Islamica, Lega Araba e Unione Afri­cana, a considerare l’offesa al­l’islam come reato perseguibile sul piano del diritto internaziona­le, come fosse un crimine contro l'umanità per cui si può essere arre­stati, giudicati e condannati dal Tri­bunale Internazionale dell'Aja.
Che orrore! Per paura l'Europa è diventata l'epicentro mondiale dell'islamicamentecorretto, alpa­ri di qualsiasi altro Paese islamico! La paura dell'islam ci porta a misti­ficare la realtà per prevenire ulte­riori reazioni violente da parte dei terroristi e a legittimare come inter­locutori credibili i predicatori d'odio contro gli ebrei, i cristiani, le donne, gli atei, gli omosessuali, gli infedeli, gli apostati, la democra­zia, la libertà, l'insieme della no­stra civiltà. Tutti i 79 attori e tecnici che hanno partecipato al film «L’innocenza dei musulmani» hanno sporto denuncia contro il produttore Nakoula Basseley Nakoula, cristiano copto di origi­ne egiziana, che si sarebbe inventa­to il nome di Sam Bacile indicato come un registra ebreo, sostenen­do di essere stati oggetto di un co­lossale raggiro. Tutti i 79 attori e tec­nici dicono che avrebbero girato un film di avventura e che le loro vo­ci­sarebbero state modificate in fa­se di doppiaggio inserendo dei contenuti diversi. Addirittura il film non esisterebbe proprio, non sarebbe mai stato montato né sa­rebbe mai stato presentato, ad ec­cezione del promo di pochi minuti diffuso su Youtube. L'attrice Cindy Lee Garcia, che nel film recita il ruo­lo di una moglie di Maometto, è sta­ta minacciata di morte, ha perso il lavoro ed è costretta a vivere in clandestinità. Nakoula è stato arre­stato e risulta avere problemi con la giustizia per frode bancaria. È possibile raggirare 79 persone fa­cendo loro girare un film d’avven­tura e poi trasformarlo in fase di doppiaggio dell'audio in un film su Maometto? È possibile che il film non esista proprio e che sareb­be stato
girato solo il promo quan­do abitualmente prima si gira il film e poi si elabora il promo?
Tutto è possibile nel nome del­l’islam! Se la dissimulazione è legit­timata dal Corano per salvaguar­dare la fede dalla minaccia del ne­mico, noi europei li abbiamo deci­samente superati nella mistifica­zione della realtà per salvare la pel­le! Quanto siano ipocriti ce lo dice anche il ministro dell'Informazio­ne egiziano Salah Abdel Maksud, esponente dei Fratelli musulma­ni. All'inizio di un'intervista tra­smessa in diretta dalla rete Dubai Tv, alla bella intervistatrice vestita all’occidentale e con il capo sco­perto,
il ministro ha manifestato un interesse sessuale dicendole con un sorriso accattivante: «Spe­ro che le domande non siano così calde come te». Sbalordita da quell'allusione sessuale, la condut­trice dalla chioma bionda ma dalla personalità forte gli ha risposto con fermezza: «Le mie domande sono calde,io invece sono fredda». Anche ieri, così come è ormai è prassi la domenica, i terroristi isla­mici hanno attaccato una chiesa evangelica in Kenya uccidendo un bambino e ferendo altri tre. In Ban­gladesh ben 25 mila musulmani hanno incendiato cinque templi buddisti e centinaia di case nella città di Ramu e nei villaggi circo­stanti, come reazione alla pubbli­cazione sul profilo Facebook di un ragazzo di una foto del Corano in fiamme giudicata blasfema.
Abbiamo a che fare con una real­tà di terrorismo islamico che ucci­de e saccheggia, eppure l'unica co­sa che ci preoccupa è assecondare i nostri carnefici. Ad oggi nessun governo europeo ha ritenuto di do­ver prendere dei provvedimenti nei confronti del ministro delle Fer­rovie pachistano, Gulam Ahmad Bilor, che ha offerto una taglia di 100.000 dollari per uccidere il pro­duttore del film
L'innocenza dei musulmani . Il messaggio è che sia­mo talmente succubi dell'ideolo­gia dell'islamicamente corretto che accettiamo di legittimare e di accreditare come referenti inter­nazionali anche i terroristi, i loro apologeti e chi li finanzia. La paura ci ottenebra la mente e ci degrada l'anima al punto che siamo pronti a mistificare la realtà pur di asse­condare il nemico dichiarato della nostra civiltà. Vinciamo la paura al­meno qui a casa nostra!

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