Paranoia e struzzi Cratoline da Eurabia, di Ugo Volli
Cari amici, permettetevi di ricordare un paio di fatti, che magari voi lettori attenti avete saputo, ma il pubblico italiano generale (come quello europeo e nordamericano) certamente no - e come almeno voi capite, assolutamente non per caso. Il primo episodio è una bomba esplosa in un supermercato kasher a Sarcelles una località alla periferia di Parigi, una decina di giorni fa, alla vigilia delle feste ebraiche (http://www.tio.ch/Estero/News/699544/Lanciato-ordigno-in-supermercato-kosher-un-ferito) . Per fortuna c'è stato solo un ferito, ma l'ora e il luogo erano scelti per uccidere. Degli ebrei naturalmente. Il secondo episodio riguarda invece la Svezia, in particolare Malmoe, il cui sindaco socialista è famoso per aver dichiarato che gli ebrei della sua città si meritano i guai in cui si imbattono, dato che non condannano Israele (se questo vi ricorda qualche posizione “storica” della sinistra italiana, be' non sbagliate). In seguito, contestato da qualcuno per questa dichiarazione un tantino antisemita, ha dichiarato che no, nella sua città non hanno posto né l'antisemitismo, né il sionismo, che egli mette sullo stesso piano. Sarà vero che il sionismo a Malmoe ha una piazza difficile, ma non l'antisemitismo, tant'è vero che l'altro giorno è esplosa una bomba al centro comunitario e sinagoga della città (che non è un paesino, è la terza città della Svezia). Sembra che siano state arrestate due persone, ma non abbiamo notizie della loro identità. Come del resto non abbiamo avuto il piacere di sentire in merito l'illuminato parere del sindaco (.http://www.timesofisrael.com/explosion-rocks-jewish-community-center-in-malmo-sweden/?fb_comment_id=fbc_372188976193876_2453947_372201606192613#f1095bdaba92f3) Se vogliamo mettere in serie questi episodi, possiamo risalire di qualche settimana all'aggressione di stampo nazista subita da un rabbino a Vienna proprio davanti alla polizia, che naturalmente non ha fatto niente (“sono tifosi di calcio, è normale,” hanno detto gli agenti:http://www.jpost.com/JewishWorld/JewishNews/Article.aspx?id=283683. E naturalmente sullo sfondo c'è anche la questione della proibizione delle circoncisioni, che per il momento è sospesa, ma denuncia, diciamo, una sensibilità diffusa in Europa sull'ebraismo. O piuttosto la sua mancanza.
Vi chiederete perché metto insieme queste cose. La ragione è semplice: dobbiamo renderci conto tutti quanti che il momento è molto pericoloso, che vi è davvero il rischio di una esplosione di antisemitismo e la quasi certezza di una guerra prossima in Medio Oriente. Qualcuno, anche nel mondo ebraico e suoi sui media, quando diciamo queste cose ci accusa di “paranoia”. Fosse così ne sarei felice. Ripeto, sarei contentissimo di aver torto. Purtroppo non siamo noi paranoici, sono loro struzzi con la testa nella sabbia.