L'esperimento di affidare le banlieu alle buone opere dell'Emiro del Qatar potrebbe non essere sbagliato... se, ovviamente, e solo se detto denaro servisse effettivamente a promuovere l'integrazione e non la separazione. A occhio l'integrazione in Francia sembra maggiore di quanto non sia in italia e la popolazione potrebbe facilmente accorgersi se, in seguito alle opere di beneficenza dell'Emiro detta integrazione accelerasse o diminuisse.
Leggevo proprio ieri su internet che a scioglere il secondo matrimonio dell'Aga Khan con la sua seconda moglie è stato un tribunale francese, mi sembra di Senlis, che non so neppure dove stia. E' evidente che anche l'Aga Khan , per aver dovuto rivolgersi ad un tribunale francese , deve risiedere da qualche parte in Francia...
Possibile che l'illuminato Imam degli ismailiti (ho detto bene?) non faccia anche lui qualche opera benefica a favore dei suoi correligionari delle banlieu ?
Ho visto che esiste una sua fondazione che opera in molti paesi islamici, sembra in opere di civile interesse... forse opererà anche in Francia...
Se i denari di questi ricchi fossero di aiuto al popolo, a mio avviso, la scelta di accettare il loro aiuto potrebbe rivelarsi giusta.
Se così non fosse, gli anticorpi forse, come segnalano gli articoli, potrebbero essere già all'opera...
lettera firmata.
Se guardiamo come il fondamentalismo islamico è penetrato nelle istituzioni occidentali - si vedano gli enormi investimenti arabi nelle università americane ed europee, tali da condizionarne le attività - allora è giusto preoccuparsi dei soldi dell'emiro del Katar. Perchè non accoglie lui nel suo stato gli immigrati musulmani dal Magreb, Africa, Turchia? Finirebbero i problemi per i paesi europei, che potrebbero aprire le porte ad immigrati dall'integrazione possibile, il vantaggio sarebbe doppio, non crede ?
IC redazione