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Informazione Corretta Rassegna Stampa
27.09.2012 Vi sono tempi nei quali il posto per l’uomo onesto è la prigione
commento di Giulio Meotti

Testata: Informazione Corretta
Data: 27 settembre 2012
Pagina: 1
Autore: Giulio Meotti
Titolo: «Vi sono tempi nei quali il posto per l’uomo onesto è la prigione»

Vi sono tempi nei quali il posto per l’uomo onesto è la prigione
Commento di Giulio Meotti

(Traduzione di Yehudit Weisz)

http://www.israelnationalnews.com/Articles/Article.aspx/12211#.UF6jXWthiK0


Giulio Meotti, circoncisione rituale

Oggi in Europa, più della circoncisione, è in gioco la libertà, non solo degli ebrei ma anche dei non ebrei. Un ventunesimo secolo si aggiunge alla storia delle calunnie del sangue.

Nessun popolo è stato perseguitato con la calunnia del sangue per così lungo tempo e al susseguirsi di così tante civiltà, come gli ebrei.
Nel Medioevo, la calunnia del sangue che vedeva nella circoncisione una  tortura degli ebrei sui bambini, si diffuse in Inghilterra (vedi “Canterbury Tales”di Chaucer ), in Francia, Spagna e Italia.  Poi  arrivò a est, attraverso Germania, Polonia e Russia. Giunse infine anche nel mondo islamico grazie a greci cristiani ortodossi, che vivevano nei paesi musulmani.

“Circonciso”  è diventato l’epiteto comune usato per descrivere gli ebrei. Gli ebrei lo  trasformarono in un’ espressione che essi usavano con orgoglio per identificarsi reciprocamente. Nel “Das Kapital” Karl Marx attacca gli ebrei “circoncisi  interiormente” . E la circoncisione è sempre stata un pretesto per uccidere gli ebrei.

Quando un bambino maschio è circonciso, scriveva un predicatore moldavo cristiano, i rabbini prendono un po’ di sangue da un cristiano e lo versano sulla ferita. In questo modo, “il bambino, non essendo stato battezzato con l’acqua, viene salvato dal sangue del martire cristiano, che con l’acqua era stato battezzato, e il cui sangue è stato versato con  grande sofferenza, come fosse il sangue di Cristo”.

La Germania ora riprende la tradizione della calunnia del sangue, facendo di tutto per vietare la circoncisione, che viene paragonata a una tortura dei bambini.

Per più di 3500 anni, gli ebrei simboleggiarono la loro alleanza con Dio attraverso questa pratica. In diversi momenti, a partire dal regno di Antioco IV, quando la circoncisione era stata proibita, fino alla Shoah, quando la circoncisione poteva portare alla morte, molti ebrei hanno subito il martirio, piuttosto che rompere l’alleanza. Secondo l’Encyclopaedia Judaica, si credeva che gli ebrei usassero sangue cristiano per guarire la ferita della circoncisione, come afrodisiaco e come elisir ristoratore.  

La Germania di oggi, dove la rete televisiva ZDF ha trasmesso, senza proteste, un’intervista in cui l’iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha negato la Shoah, assomiglia all’Unione Sovietica, dove era impossibile per gli ebrei praticare la circoncisione, e solo i più  coraggiosi erano disposti a rischiare .

Nel loro tentativo di cancellare ogni traccia di osservanza religiosa tradizionale, i sovietici avevano arrestato e messo sotto processo gli ebrei religiosi che avevano scelto di avere i loro figli circoncisi l’ottavo giorno dopo la nascita, un atto che si compiva sempre  di nascosto.

Nel 2001, il Parlamento svedese ha anche discusso  come regolare la pratica, stabilendo la prima restrizione applicata a un rito ebraico in Europa dopo il nazismo. E’ lo stesso Parlamento svedese progressista che non ha avuto alcun problema etico nel promuovere la sterilizzazione dei disabili. Un progressista può facilmente comportarsi come un nazista.

Più di 600  accademici hanno firmato una lettera aperta, pubblicata sul quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, contro la circoncisione, in cui si legge: “la libertà religiosa non può essere un assegno in bianco per autorizzare violenza (sessuale) contro maschi minorenni", comportandosi come gli antisemiti dei pogrom  medioevali. “Circonciso”  è diventato l’epiteto comune usato per descrivere gli ebrei. Gli ebrei lo  trasformarono in un’ espressione che essi usavano con orgoglio per identificarsi reciprocamente. Nel “Das Kapital” Karl Marx attacca gli ebrei “circoncisi  interiormente” . E la circoncisione è sempre stata un pretesto per uccidere gli ebrei.

Quando un bambino maschio è circonciso, scriveva un predicatore moldavo cristiano, i rabbini prendono un po’ di sangue da un cristiano e lo versano sulla ferita. In questo modo, “il bambino, non essendo stato battezzato con l’acqua, viene salvato dal sangue del martire cristiano, che era stato battezzato con l’acqua, e il cui sangue è stato versato con  grande sofferenza, come fosse il sangue di Cristo”.

Secondo la mitologia antisemita, un pezzo speciale di pane azzimo, chiamato “afikomen”, si ottiene mescolandolo con le ceneri di un pezzo di stoffa, che era stato prima intriso di sangue di un cristiano e poi bruciato. Alla cena pasquale, “è d’obbligo per ogni Ebreo, anche per i più giovani, mangiare un pezzo di azzima, piccolo come un’oliva, che contiene il sangue del martire cristiano”. L’”afikomen”, naturalmente, è obbligatorio, ma è un pezzo di azzima che si mangia alla fine del Seder, per ricordare come dopo l’agnello pasquale non fosse  permesso mangiare altro.

A Gloucester, nel 1168, si diffuse la menzogna che  gli ebrei d’Inghilterra si riunivano per celebrare una circoncisione, mentre in realtà avevano rapito un bambino cristiano, e l’avevano torturato a morte. Nel 1230, tre ebrei a Norwich furono accusati di aver circonciso il figlio di un medico cristiano. Alla calunnia del sangue seguirono i pogrom.

Il 19 ° secolo ha visto variazioni supplementari alla diffamazione. Ormai le vittime non erano più  neonati di sesso maschile, ma ragazze nubili, e i sacrifici non dovevano aver luogo durante le feste della  Pasqua ebraica, come per tradizione, e la “sete di sangue da parte dell’ebreo” doveva essere soddisfatta in qualsiasi momento.

In epoca nazista, l’immagine dell’ebreo assetato di sangue è stata utilizzata per promuovere l’idea del “vampiro disumano”, del “cospiratore maligno”, del “capitalista manipolatore” e dello “schiavista comunista”.

Ora, in Germania, la guerra contro gli ebrei è orchestrata da gruppi “illuminati” come la Società Umanista e l’Associazione dei Pediatri, contando sul fatto che  la maggior parte dei tedeschi vuole vedere vietata la circoncisione. Un sondaggio d’opinione del “ TNS Emnid “ ha rivelato che il 56% dei tedeschi era d’accordo  con la sentenza di Colonia che vieta questo rituale ebraico.

Nell’ Europa illuminata di oggi, c’ è l’isteria contro ogni ebreo che porta barba e kippà.

L’ambiente politico-ideologico è paragonabile a una guerra civile.  Dobbiamo essere “progressisti”, politicamente corretti, anti-razzisti, eugenisti, postmoderni, islamofili ... Se non siamo d’accordo con questa ideologia, che è un falso storico,  diventiamo  dei traditori. Gli ebrei religiosi, tuttavia, non sono stati ancora sconfitti. Per i burocrati europei, l’ebreo religioso è fomentatore di ogni tipo di disturbo. Ecco perché i tedeschi hanno promosso guerra alla circoncisione.

Ma la domanda ora è: come si pongono i rabbini in Germania rispetto alla campagna di persecuzione? Molti di loro perseguono la conciliazione, che ricorda l’atmosfera del 1933. Gli ebrei tedeschi sono alla ricerca di un compromesso per ottenere la simpatia delle autorità, stanno cercando di ottenere il consenso da una società che si rifiuta di seppellire il proprio antisemitismo.

Quando mai i tedeschi si sono preoccupati delle urla di un bambino ebreo ?

Invece di accettare che i tedeschi permettano solo ai medici di compiere il rituale  al posto del mohel , i rabbini dovrebbero  infrangere la legge e rischiare la prigione pur di continuare a praticare la circoncisione, come è scritto nella  Genesi 17: 9-14. Questo è l’unico modo per combattere la nuova calunnia di sangue.

Durante l’Inquisizione Spagnola, la circoncisione era vietata. Così quelli che erano circoncisi riferivano di essere nati circoncisi, o di aver perso il loro prepuzio in un gioco di bambini o in seguito a un incidente.  Gli ebrei tedeschi inventeranno simili stratagemmi per evitare il “reato”?

Oggi in Europa la posta in gioco è molto più alta della circoncisione: è in gioco la libertà degli ebrei, ma anche quella dei non ebrei.

Sì, ci sono momenti in cui il posto giusto per un uomo onesto è la prigione.

Giulio Meotti è l'autore di " Non smetteremo di danzare " (Lindau Ed.) pubblicato in inglese con il titolo " A New Shoah", scrive per Yediot Aharonot, Wall Street Journal, Arutz Sheva, FrontPage Mag,The Jerusalem Post, Il Foglio. E' in preparazione il suo nuovo libro su Israele e Vaticano.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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