ho letto ieri il commento di un giornalista sul Messaggero, purtroppo non ricordo il nome, che mi ha creato un senso di amarezza, cosí come me lo avevano creato tempo fa alcuni articoli di Massimo Nava. Invece di prendersela con chi usa la violenza, se la prendono con chi esprime le proprie opinioni. Apprezzerei (a livello di logica) molto di piú una persona che esaltasse la violenza sempre e comunque (in quanto sarebbe coerente) rispetto a chi sembra giustificare la reazione violenta solamente se propria dei musulmani: scommetto che tali autori sono i primi a scagliarsi contro i tifosi da stadio; contro i giovani violenti del sabato-sera; contro i no-global che violano le zone-rosse; etc.... 

Questo atteggiamento é quello che ritengo un fastidioso senso di colpa terzomondista in cui gli altri sono da capire a prescindere.

Basta, non se ne puó piú; sempre a pensare che qui c'é la colpa e di lá l'innocenza.

lettera firmata