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Libero Rassegna Stampa
13.09.2012 Monaco, catturati due kamikaze
progettavano un attentato con dirottamento di aereo

Testata: Libero
Data: 13 settembre 2012
Pagina: 10
Autore: Enzo Piergianni
Titolo: «Presi 2 kamikaze a Monaco Preparavano un altro 11/9»

Riportiamo da LIBERO di oggi, 13/09/2012, a pag. 10, l'articolo di Enzo Piergianni dal titolo "Presi 2 kamikaze a Monaco Preparavano un altro 11/9".


Aeroporto di Monaco

Allarme terrorismo all’aeroporto internazionale Franz Josef Strauss di Monaco di Baviera dove sono stati arrestati due cittadini afghani finiti nel mirino della polizia tedesca in seguito ad una segnalazione urgente che prefigurava la preparazione di un clamoroso attentato da realizzare oltre Atlantico con il dirottamento di un aereo civile in nome di Al Qaeda. Le manette ai polsi dei due ricercati, di 27 e 32 anni, sono scattate tre giorni fa, ma soltanto ieri la notizia è trapelata in esclusiva e con grande risalto sulle pagine della Bild. L’arresto è stato confermato da uno scarno comunicato della questura monacense che ha agito di concerto con la Bundespolizei, la polizia federale: «Due viaggiatori in transito sono stati arrestati e consegnati alla polizia bavarese dopo un approfondito controllo». Le loro generalità non sono state comunicate alla stampa. Gli aeroporti tedeschi erano stati allertati sabato scorso con una comunicazione top secret del ministero federale dell’Interno in cui si informavano i responsabili della sicurezza degli scali tedeschi che «due terroristi di Al Qaeda progettano di compiere un attentato a New York, Toronto o Cuba servendosi di un aereo». Il ministero si è attivato per effetto di una denuncia anonima ricevuta per e-mail con allegate due fotografie dei presunti dirottatori. Il piano terroristico, secondo l’infor - mativa degli 007 ministeriali, consisteva nel sequestro di un aereo di linea «per dirigerlo come strumento di attacco contro un grattacielo di New York oppure la torre CN a Toronto (la quarta del mondo con 553 metri di altezza : ndr) oppure contro la base statunitense di Guantanamo a Cuba». Il terrificante sospetto delle autorità tedesche è che l’azione potesse essere stata progettata da qualche ramificazione di Al Qaeda per lanciare una nuova sfida agli Stati Uniti proprio nell’anniversario della distruzione delle Torri Gemelle. Oltretutto, facendo partire l’attacco di nuovo dalla Germania che nel 2001 era stata la base (ad Amburgo) della cellula clandestina di Mohamed Atta. Nel documento dell’anti-terrorismo di Berlino si spiegava agli addetti alla sicurezza degli scali che il presunto tandem afghano di Al Qaeda sarebbe giunto il 9 settembre a Belgrado con passaporti afghani e visti turistici. Sul posto, i due uomini in transito avrebbero ricevuto passaporti britannici rubati o falsificati con cui proseguire il viaggio fino in Germania. In tutti gli aeroporti tedeschi , peraltro già in emergenza per lo sciopero del personale di cabina della Lufthansa, sono stati rafforzati i dispositivi anti-crimine. Lunedì scorso, all’indomani del previsto appuntamento con i complici di Belgrado, due afghani provenienti dalla capitale serba sono caduti nella rete all’at - terraggio nell’aeroporto di Monaco di Baviera. Al controllo doganale è stato accertato che erano in possesso di passaporti britannici falsificati e che i loro volti somigliavano a quelli ritratti nelle fotografie della denuncia anonima. Immediatamente arrestati e interrogati, sono stati tradotti in carcere mentre continuano le indagini. Non è stata comunicata la loro imputazione. Gli arrestati hanno cercato di discolparsi affermando di essere stati intrappolati dalla vendetta di una banda di trafficanti di migranti clandestini e hanno chiesto addirittura asilo in Germania. Negli ultimi tempi, le autorità federali hanno moltiplicato le misure di vigilanza e prevenzione per contrastare la propaganda dei gruppi estremisti islamici, in particolare salafisti, che cercano di allargare la cerchia dei loro militanti tra gli immigrati di fede musulmana. Un ex guardia del corpo di Osama Bin Laden, il tunisino Sami A., si è rifugiato in Germania. Si proclama perseguitato dal governo di Tunisi e vuole aprire una propria moschea a Bochum.

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