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Informazione Corretta Rassegna Stampa
13.09.2012 Strage di Bologna: 'J’accuse' di Riccardo Pacifici
commento di Piera Prister

Testata: Informazione Corretta
Data: 13 settembre 2012
Pagina: 1
Autore: Piera Prister
Titolo: «' J’accuse ' di Riccardo Pacifici»

Strage di Bologna : “J’accuse” di Riccardo Pacifici
di Piera Prister


Piera Prister, Riccardo Pacifici, la strage di Bologna

Il presidente della Comunita’ Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici ha un gran bel coraggio. Proprio nell’anniversario delle bombe di Bologna del 2 agosto 1980, rompe l’omerta’ e chiede chiarezza su quella strage a cui s’e’ data forzatamente una connotazione neofascista, con la sentenza definitiva della Corte di Cassazione del 9 giugno 2000 che incriminava i tre neofascisti, Fioravanti, Mambro e Ciavardini. Le prove, gli indizi, le testimonianze, e quelle ultime dell’emerito presidente Francesco Cossiga e di Bassam Abu Sharif leader storico dell’Olp -riportate sul Corriere della Sera- conducevano e conducono invece alla pista palestinese e alle compromissioni dei governi di sinistra che “flirtavano appassionatamente con i palestinesi” (Gian Antonio Stella, Panorama) e che avevano firmato il Lodo Moro. “Gli ebrei assolvono i Nar, su Bologna nuove indagini” e’ il titolo di un articolo di Gian Maria Chiocci, apparso giorni fa su Il Giornale. Riccardo Pacifici rompe ogni tabu’ legato agli stereotipi degli opposti estremismi rosso-neri che hanno impedito agli Italiani un sano e serio dibattito sugli anni delle stragi in Italia, ingabbiati com’eravamo nei pregiudizi secondo cui i rossi erano buoni e i neri erano cattivi. La realta’ e’ che avendo assorbito come spugne la propaganda che allora ci propinavano dall’alto e da ogni lato, non potevamo ragionare con la nostra testa, dopo le falsita’ diffuse a tamburo battente, una dopo l’altra, dalla TV, dai partiti, dai sindacati e dalla carta straccia dei giornali, asserviti al potere di coloro che ci confondevano e ci manovravano a loro arbitrio. Dopo le rivelazioni del “Vi abbiamo venduti” dell’emerito presidente Francesco Cossiga, gli ebrei si sono resi conto che come Mussolini e i suoi accoliti avevano venduti gli ebrei ai nazisti cosi’ i cattocomunisti li hanno venduti ai terroristi palestinesi. Indro Montanelli in un eloquente articolo su Il Giornale di due decenni fa, a ricordo del Caso Dreyfus e della difesa che ne fece Emile Zola, scriveva che gli ebrei sanno dalla storia, se non vogliono essere condannati a ripeterla, che non possono affidare la loro incolumita’ e la loro sopravvivenza ad un partito, e che scelgono con mobilita’ ora l’uno, ora l’altro.

Sono passati tanti anni, gli Italiani in Parlamento hanno bocciato gli estremismi di destra e di sinistra ma la verita’ sulle stragi che e’ lampante ed e’ ormai accertata, stenta ad emergere in mezzo all’ignavia generale di quanti sanno, ma non parlano, incluse le istituzioni e le maggiori testate giornalistiche che per lo piu’ tacciono. E dov’e’ poi la magistratura? In giro non c’e’ un gran coraggio ed ormai abbiamo perduto ogni buona reputazione, legata all’Italia come culla del diritto. Il terrorismo islamico non e’ acqua passata, quello che e’ accaduto in Francia e in Bulgaria potrebbe accadere anche in Italia. Tanto piu’ che le municipalita’ con le loro giunte di sinistra promuovono le costruzioni di nuove moschee, dove si predica l’odio contro l’Occidente, contro i cristiani e contro gli ebrei. Le prime vittime a cadere sono proprio gli ebrei. Riccardo Pacifici e’ l’unico in Italia che opera nelle istituzioni ad essere consapevole del problema. Lo abbiamo visto entusiasta e pragmatico, al Pantheon, a Roma durante il suo intervento in favore di Israele, in una manifestazione organizzata dall’on. Fiamma Nirenstein. Ora esce allo scoperto e dall’alto della sua carica elettiva, vuole “aprire le indagini e non vuole accettare un’unica verita’”. Noi da parte nostra denunciamo le irregolarita’ e le omissioni, le indagini depistate e il reato d’abuso d’ufficio, insomma tutte le manovre e le illegalita’ commesse contro lo stato di diritto, la maesta’ della legge e contro l’evidenza della verita’, nella conduzione dei processi che si sono istruiti dopo la strage di Bologna avvenuta Il 2 agosto del 1980 e le bombe alla Sinagoga di Roma del 12 ottobre 1982. Di queste due stragi i cui esecutori e mandanti si conoscono ormai, si chiama in causa lo stato che attraverso i suoi amministratori corrotti aprirono le porte d’Italia ai terroristi palestinesi dando loro prima la licenza di uccidere e poi dando loro la protezione, offrendo loro non solo la liberta’ di mal fare, ma anche i lasciapassare per fuggire all’estero. Ephraim Nissan il 24 febbraio 2011 da Londra, nel suo PARADOX of ITALIAN JEWISH EXPERIENCE 1990-2010, scriveva del paradosso degli ebrei italiani che grazie ad Internet, hanno il coraggio di denunciare e sfidare lo strapotere del potere esecutivo, associato a quello giudiziario e a quello delle carte truccate dei media, che assommati tutti insieme hanno contraffatto la verita’ sulle stragi. E’ con un sottile senso di ammirazione che l’autore Ephraim Nissan ha scritto quelle lunghe pagine di storia italiana: “C’e’ un paradosso nell’esperienza ebraica in Italia negli anni 2000. Dal 1945 gli ebrei sono più che mai integrati, e la legittimità di Israele e stata ristabilita negli ambienti più importanti, dopo la delegittimazione sistematica operata dalla fine degli anni settanta agli anni ottanta, da parte dei comunisti, dei socialisti e dai mezzi di comunicazione vicini alla Democrazia Cristiana, fino al punto più basso raggiunto nella seconda meta’ del 1982. La disponibilità della rete Internet e la consapevolezza di non voler più subire la situazione passivamente, hanno dato voce ad alcuni individui e ad alcune organizzazioni dell’ebraismo italiano, che parlano ora liberamente, con durezza e risentimento, in un modo che era finora impensabile”. (Traduzione di Piera Prister). Ora e’ la volta della Comunita’ Ebraica di Roma che parla attraverso la voce del suo Presidente, Riccardo Pacifici. What a man! Un uomo che non demorde e che e’ risoluto ad andare in fondo, per contrastare la menzogna, la frode, l’ingiustizia di tante sentenze dei tribunali italiani e anche delle alte corti di giustizia che hanno assolto i mandatari e i mandanti di tante stragi in un’opera di cover-up. E’ arrivata l’ora di dire BASTA! per non subire ancora l’arroganza del potere che ci deve temere, deve temere noi cittadini piu’ di quanto noi non lo temiamo. Eccoli li’ gli epigoni catto-comunisti della prima repubblica: ricevono quell’antisemita sfegatato di Abu Mazen nei palazzi del potere; vanno sottobraccio con quell’altro compare, quel necrofilo di Nasrallah che aizza alla distruzione di Israele come ad un cancro da estirpare; e ancora si permettono di spadroneggiare condannando a salatissime pene pecuniarie quel gentiluomo di Giuseppe Calderola che ha difeso l’onorevole Fiamma Nirenstein, rappresentata con la stella gialla cucita sulla giacca nella vignetta di Vauro. Questi si permette nella sua leggerezza, di rinfocolare impunemente il risorgente antisemitismo che in Francia e in Bulgaria per mano di islamisti, ha colpito mesi fa e versato ancora sangue ebraico di fronte alla scuola elementare di Tolosa e per strada. Riccardo Pacifici ha ragione nel chiedere che si riaprano le indagini giudiziarie e che si faccia inoltre chiarezza sul Lodo Moro e le scorribande dei feddayn in Italia. E’ inoltre con questa iniziativa sua e della Comunita’ Ebraica di Roma, che a noi tutti Italiani, restituisce un po’ di rispettabilita’ e un po’ d’orgoglio che, come nazione, dopo trent’anni avevamo ormai perduto.
Piera Prister Bracaglia Morante


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