Piccola riflessione. Nel 1948 circa mezzo milione di palestinesi hanno lasciato le loro case - e non approfondiremo, in questo contesto, per colpa di chi le abbiano lasciate. Da allora sono passati poco più di cinquant'anni, ossia due generazioni, e oggi ci viene raccontato che questi profughi, per i quali si pretende il diritto al ritorno non nel costituendo stato di Palestina, bensì nello stato di Israele, sono diventati quattro milioni. E una domanda sorge spontanea: esistono popolazioni in grado di aumentare del 400% ad ogni generazione? Giusto per fare un esempio, in Iran (aborto vietato, contraccezione vietata - pena prevista: la morte -condizioni di vita modeste ma non miserabili) negli ultimi vent'anni la popolazione è aumentata del 50%. Molti dei profughi palestinesi vivono invece nei famigerati campi profughi, in condizioni che non è esagerato definire disumane, in condizioni igieniche spesso catastrofiche, con poche o nulle strutture sanitarie, con - possiamo supporre - un'alta mortalità infantile, disoccupazione altissima, alimentazione, ci viene raccontato, spesso insufficiente. E allora da dove nasce questa cifra che fa pensare ai fantastilioni di Paperon de' Paperoni? E come mai nessuno dei "grandi della terra" che si occupano della questione, ha mai avuto l'idea di volerci vedere chiaro? Noi, invece, lo vorremmo.