IC7 - Il commento di Astrit Sukni Dal 02/09/2012 al 08/09/2012
Testata: Informazione Corretta Data: 10 settembre 2012 Pagina: 1 Autore: Astrit Sukni Titolo: «Il commento di Astrit Sukni»
Il commento di Astrit Sukni
Astrit Sukni
Certo che questi sionisti la sanno proprio lunga su come dominare il mondo: e così gli omosessuali diventano un'arma sionista preziosa per dominare il mondo intero. Tutto parte da Tel Aviv, il «paradiso dei gay sulla terra». Meno male che a ricordacelo ci pensa Mahmud Ahmadinejad. E io in quel paradiso ci vorrei stare perché lì mi sentirei sicuro e protetto. Diritti uguali a tutti gli altri. Israele non si sognerebbe di impiccarmi perché «diverso», non si sognerebbe di negarmi il diritto di avere accesso a tutti i benefit che vengono concessi ai cittadini. Insomma Israele mi accoglierebbe come essere umano senza chiedermi se sono omosessuale, transessuale o eterosessuale. Questo è quello che conta in una democrazia. La propaganda del regime iraniano non solo è vergognosa ma anche pericolosa perché difonde l'antisemitismo e l'odio verso gli ebrei e Israele, un odio in costante crescita sia nel mondo occidentale che in quello arabo. Le primavere arabe hanno fatto esplodere un'antisemitismo ancora più feroce e come sempre viene usata per gettare fumo sugli occhi dell'Occidente, sviare l'attenzione sui reali problemi interni di questi stati che sono sprofondati in uno stallo senza via d'uscita dove regna solo l'anarchia e il sorgere del fondmentalismo islamico. Il nuovo Egitto dei Fratelli Musulmani impone alle donne di portare l'hijab prima di apparire in TV. Così vuole l'Islam. Così vorrà la Shari'a non appena sostituirà la costituzione e le leggi egiziane. In Tunisia la situazione non è assolutamente rosea. Lì i salafiti sono alle prese con la chiusura dei locali all'occidentale e con il divieto dell'alcol presso i luoghi pubblici e alberghi. Se questi divieti verranno estesi anche ai villaggi turistici, allora l'economia tunisina cadrà in ginocchio. Altre alternative oltre al turismo non ci sono. La notiza che ha avuto poco risalto nei media italiani, riguarda Chiara, ostaggio a Gedda presso la famiglia del marito saudita che lei aveva conosciuto in Italia. Lo aveva sposato ed era andata a vivere in Arabia Saudita con il marito. Sono cominciati i primi dissapori, i primi divieti, la libertà le è stata negata. Chiara è stata trasformata in una schiava, donna oggetto come vuole la tradizione. Ripudiata dal marito. Non può lasciare il Paese senza il permesso del marito nonostante si sia messa in moto la Farnesina. Quando si dice che le donne nei paesi arabi vengono rispettate e le nostre femministe le prendono come esempio. Sono contente se alle donne arabe viene concesso di guidare l'auto ed esultavano quando alle donne è stato concesso il diritto di voto. Adesso però queste femministe dovrebbero andare presso l'ambasciata Saudita e chiedere la liberazione di Chiara e che i diritti delle donne vengano equiparati a quelli degli uomini.
Infine vorrei ringraziare il governo canadese per aver chiuso l'ambasciata iraniana e interrotto i rapporti diplomatici con l'Iran. Un esempio che dovrebbero seguire molti altri Paesi europei.