Fra le copie di lettere inviate ai direttori dei media che hanno censurato la notizia della chiusura dell'Ambasciata iraniana a Ottawa, abbiamo scelto quella che segue, invitando i lettori che non avessero ancora scritto a prenderla come traccia.
ripubblichiamo i telefoni:
Chiediamo ai nostri lettori di scrivere ai direttori dei giornali che leggono abitualmente, per chiedere PERCHE' hanno ritenuto questa notizia indegna di essere pubblicata. E protestando, ovviamente.
Indiririzzi e e-mail di tutti i giornali e radioTV sono sulla Home Page di IC, colonna a destra, sotto il nome:
STAMPA PERIODICA
TELEVISIONE E RADIO
per chi volesse telefonare ai TG:
Tg 1: 06/33543107
Tg 2: 06/33543206
Tg 3: 06/33543306
Tg 5: 06/57781
Tg 4: 02/21021
Studio Aperto: 02/25141
Tg La7: 06/355841
06-35584262 - Segreteria di redazione;
la Redazione Esteri (diretto) risponde allo 06-35584565.
Egregio Direttore
ieri 7 settembre nel tardo pomeriggio, navigando sul WEB ho appreso che il
Canada ha chiuso le relazioni diplomatiche con l'Iran, espellendo dal
territorio ogni diplomatico di quel Paese.
Il breve comunicato riportava anche la dichiarazione rilasciata a questo
proposito dal Ministro degli Esteri canadese John Baird.
Questa:
" Il regime iraniano ha fornito aiuto militare al regime di Assad e si rifiuta
di rispettare le risoluzioni ONU sul nucleare. Inoltre minaccia l'esistenza di
Israele, incitando al genocidio."
Apprendo oggi in tarda mattinata dal sito Informazione Corretta che nessun
quotidiano nazionale della carta stampata ne ha dato una seppur breve notizia
in data odierna, coś come nessun telegiornale nazionale-pubblico e privato- ne
ha fatto cenno nelle edizioni della serata di ieri, anche quelle notturne.
Credo che quanto riportato da IC corrisponda a verità, anche se non sono in
grado di controllare.
In questa ipotesi una tale omissione generalizzata mi sembra francamente
incomprensibile, se non come una forma di autocensura politica incredibile da
parte dei responsabili di tutte le testate nazionali.
Ma soprattutto una cosa mi preme domandarle e da un altro punto di vista,
cioé da quello della sua deontologia professionale.
Che spiegazione dà Lei di questo singolare fenomeno riportato da IC, che -a
quanto pare - riguarda anche Lei?
Che non sia vero? Oppure che cosa?
Distintamente
Andrea Cafarelli