Questa sì che è un'università eccitante!
L'università di Gaza
Cari amici,
io amo molto il mio mestiere di professore universitario, mi piace insegnare, scrivere, fare ricerca, organizzare gruppo di lavoro e ogni tanto mi meraviglio ancora del fatto che mi paghino per fare una cosa che mi dà tante soddisfazioni. Ma devo dire che ogni tanto provo un sottile senso di inadeguatezza. In fondo la mia università, cui sono grato e che stimo, mi fa fare delle cose abbastanza normali, un po' tradizionali, come dei corsi di semiotica e di filosofia. Ecco, devo ammetterlo, c'è qualcosa di borghese, di poco rischioso e ancor meno eccitante in questo lavoro. Forse mi piace perché anch'io sono invecchiato, un po' seduto, decisamente borghese. Certo, ci fossero degli altri stimoli...
Bisognerebbe trasferirsi per trovare nuove sfide. Per esempio a Gaza. Pensate che nella Striscia, che naturalmente è un gigantesco lager a cielo aperto, questo lo sanno tutti, è nata una meravigliosa università del terrorismo, fondata dai Comitati di resistenza popolare, i quali - ci assicura la nostra fonte - sono la terza organizzazione terroristica di quel meraviglioso paese. Eccola: http://www.europe-israel.org/2012/08/la-1ere-universite-du-terrorisme-a-ouvert-ses-portes-a-gaza/. Trovo fantastico che facciano le classifiche... ma se quella è la terza, chissà come sono le prime due. Infatti, se seguite il link che vi ho indicato, vedete delle aule linde e ordinate, coi banchi nuovi nuovi e gli studenti che disciplinatamente prendono appunti, tutti belli rivestiti dai loro vezzosi passamontagna neri e le bandane dello stesso colore con iscrizioni che forse sono versetti del corano e forse ricette di cucina giapponese, che comunque danno un brivido molto glamour alla scolaresca. Ah, poter essere lì a insegnare, questa sì che dev'essere una soddisfazione... anche se temo che mi preferirebbero come bersaglio o come ostaggio...
Chissà cosa studiano con tanto impegno questi ragazzi: chimica degli esplosivi? Anatomia della gola con esercitazioni pratiche di sgozzamento? Pirologia avanzata con seminari sui fuochi d'artificio più adatti a uccidere i bambini? Teoria e tecnica dell'agguato? Storia della bomba molotov? Mordi e fuggi applicato? Incendi e devastazioni? Antisemitismo teorico e applicato? Kalaschnikologia comparata? Saperlo...
Di una cosa però sono sicuro, su come si rilassano dopo il duro studio. E' appena uscito il primo videogame prodotto a Gaza. Racconta di un ragazzino che da cinque città della Palestina (anche quelle oggi occupate dall'entità sionista) deve arrivare a Gerusalemme (pardon Al Quds, Gerusalemme è un'invenzione sionista come il suo inesistente tempio di cui parlano quelle altre invenzioni sioniste che sono i Vangeli, gli storici romani e i resti archeologici). Ne trovate qui (http://www.zaitoon.ps/default.asp?id=news1) l'anteprima. Provatela. Chissà, se diventate abbastanza bravi non vi mandano ad Al Quds, ma vi fanno lo sconto sull'iscrizione all'Accademia del terrorismo, basta che portiate due scalpi ebraici invece che tre. E potete anche chiedere uno strappo a qualche flottiglia di passaggio. Buona fortuna.
Ugo Volli