oggi vi voglio parlare di uno stato asiatico piuttosto strano. Anzi, vi voglio fare un indovinello che ho tratto dalla lettera di una lettrice.
Non vi è dubbio che, dalla fondazione dello Stato, circa 60 anni fa, esso è stato responsabile di indicibili sofferenze umane. La sua nascita, in seguito alla scissione di un'entità precedente amministrata dagli inglesi, ha causato un enorme problema di profughi. E stato creato per accogliere le esigenze di una comunità religiosa e una sola. E stato coinvolto in numerose guerre coi suoi vicini e - in quanto in quanto si vanta di essere dotato di armi nucleari - uno di essi potrebbe degenerare in terribile una guerra mondiale, specialmente a causa dell'armamento nucleare di un suo nemico molto più grande di lui. La causa del conflitto sono dei territori contesi che questo stato pretende per sé, anche se la comunità internazionale non li riconosce. Inoltre, è ampiamente visto come governato da politici corrotti e con un'influenza eccessiva dei militari sul sistema politico. Spesso è colpito da terribili attacchi terroristi, ma i suoi nemici lo dipingono come fonte terrorista esso stesso e protettore di “killer”. Non si capisce bene quale sia la sua capitale. I suoi servizi segreti hanno la cattiva fama di interferire nella vita dei vicini. E' stato a lungo appoggiato dagli Stati Uniti, ma di recente i rapporti sono decisamente peggiorati. I giornalisti internazionali e le Ong dicono che sono trattati male dalle sue autorità e alcuni le accusano di distruggere la democrazia che pure si vanta di avere.
Sapete di chi sto parlando? Avete risposto “Israele”? Be', è sbagliato, se voi rispondete così o qualche vostro amico cui estendete il test lo fa, vuol dire che non sa come stanno le cose. Molte delle affermazioni che vi ho riportato non si applicano a Israele, anche se spesso corrispondono all'immagine che di Israele propongono i suoi nemici sulla stampa internazionale. Per dirne una, Israele non si è mai vantato di avere delle armi atomiche, anzi ha sempre evitato di parlarne e non ha mai minacciato di usarle. No, signori, la descrizione si riferisce al Pakistan. Nato dalla divisione dell'impero britannico sull'India con la conseguenza del trasferimento forzato di decine di milioni di persone, in guerra per il Kashmir, autore attraverso i suoi servizi segreti di pesanti interferenze in Afghanistan, in cattivi rapporti anche con l'Iran, affetto da terrorismo sciita, ma protettore di Bin Laden e fonte di numerosi attentati in India, fra cui pochi anni fa quello terribile e terribilmente antisemita di Bombay.
Sto dicendo che Israele è come il Pakistan? No, esattamente il contrario. Israele è un paese pacifico, retto dalla legge, in cui non ci sono stati i colpi di stato frequenti nella storia del Pakistan. Non pretende territori governati da altri stati, non esporta terrorismo, non mira a egemonie regionali. Vuole solo vivere in pace, essere lasciato in pace, e sa certamente dare alla sua minoranza araba un livello di vita infinitamente migliore della miseria e della violenza che affliggono i suoi vicini. Il problema è che Israele è presentato come il Pakistan, non solo dalla propaganda islamista e palestinese, ma anche dalla stampa internazionale e dalla politica. Anzi, è presentato molto peggio del Pakistan, cui nessuno pensa di infliggere boicottaggi e flottiglie e attentati ai suoi cittadini in giro per il mondo e che nessuno minaccia di cancellare dalla carta geografica. Il mio indovinello dunque serve a indicare un problema, una valutazione sbagliata e iniqua. Forse bisognerebbe provare a trattare il Pakistan come Israele, se sembra somigliarvi così tanto; o piuttosto Israele con lo stesso rispetto e non interferenza che si assegnano al Pakistan. Almeno.