Io non mi salverò. La vita di Janusz Korczak Monika Pelz
Traduzione di Fabio Cremonesi
Castelvecchi Euro 14,50
Come nasce, come si diventa un eroe? Perché certo Janusz Korczak lo fu, come altro si può definire il medico che si mise alla testa dei 200 bambini ebrei dell' orfanotrofio da lui fondato mentre i nazisti li portavano via dal ghetto di Varsavia verso Treblinka? A lui avevano offerto inutilmente mille vie di fuga. Monika Pelz, austriaca, giornalista, biografa, gli dedica ora un libro che oltre all' ultimo periodo, ne racconta la vita, il pensiero, svelandone la straordinaria personalità. Perché Korczak fu speciale fin dall' inizio: nato nel 1878 da ebrei non religiosi e benestanti, si mostrò subito un ragazzino sensibile, attento ai più deboli. Scelse di diventare un pediatra. Non si sposò, la sua devozione ai bambini lo possedeva: di loro capì cose che poi furono alla base della pedagogia moderna: che andavano considerati "persone" a tutto tondo, da rispettare e aiutare fondendo medicina, psicologia, sociologia, storia, religione, amore. Iniziò con dei campi estivi per l' infanzia, nel 1906 diresse il primo orfanotrofio ebraico ispirandosi ai principi di Pestalozzi e Froebel. Scrisse libri. Negli anni ' 30 andò due volte in Palestina. Nel ' 39 l' invasione tedesca della Polonia. E tutto cambiò.
Susanna Nirenstein
La Repubblica