Nel mondo arabo, le donne non godono degli stessi diritti di cui godono le donne occidentali: sono oppresse, violentate, umiliate, non equiparate agli uomini, denigrate e lapidate anche per un reato ridicolo, che poi reato neppure è. Nel nuovo Egitto dei Fratelli Musulmani le donne vengono violentate nei parchi, diventando una preda facile per i giovani egiziani che trovano nello stupro lo sfogo alla loro repressione sessuale. Nell'Iran degli Ayatollah le donne vengono lapidate per adulterio. In Pakistan vengono condannate a morte per blasfemia. In Italia le donne musulmane vengono picchiate perché osano togliere l'hijab quando fa caldo. Siamo sempre in Italia dove una donna viene picchiata dal marito musulmano perché per loro la donna è una «proprietà» sulla quale nessuno deve interferire; il padre ammazza la figlia perché ha comportamenti occidentali o ama un ragazzo 'infedele'. Sono sempre più numerosi gli episodi di violenza subiti dalle donne musulmane per mano di mariti, fratelli, padri e governi teocratici. Nel '900, in tutto il mondo nascevano i movimenti femministi per rivendicare il diritto all'uguaglianza con il sesso maschile e la non discriminazione nel mondo del lavoro e in quello sociale. Le donne si sono emancipate e hanno ottenuto, in gran parte, i loro diritti: oggi sono dirigenti d'azienda, CEO presso le più prestigiose multinazionali. Il '900 ha cambiato la storia e il ruolo della donna nella società maschile. Nei Paesi arabi questi cambiamenti non sono mai avvenuti e forse mai avverranno. Anzi, con l'avanzata della Shari'a nel mondo arabo-musulmano stiamo assistendo ad una pericolosa marcia indietro. Ricordate le manifestazioni delle donne del movimento «Se non ora , quando?» che il 13 febbraio dello scorso anno erano scese a manifestare in tutte le piazze d'Italia? Erano scese in piazza a difesa della dignità della donna, avevano avuto una enorme adesione, perché non ricordano quella parola "sorellanza" che dovrebbe spingerle a manifestare solidarietà (almeno quella !) alle donne musulmane che stanno percorrendo all'indietro il cammino verso la libertà ? Dove sono finite le femministe del nuovo millenio, quelle giovani ragazze, belle, intraprendenti, manager, donne della cultura e dello spettacolo, intellettuali, dove sono finite? Dov'è finita la rabbia e le loro grida per i diritti delle donne? Dove è finita la loro grinta nel rivendicare la parità della donna nella società, il loro basta alla violenza dentro le mura domestiche? Perché questo movimento non scende in piazza a difesa delle donne musulmane che tutti i giorni subiscono soprusi e violenze da parte di mariti e fratelli? Perché non organizzano manifestazioni in tutte le piazze italiane, chiedendo a gran voce il rispetto dei diritti delle donne; chiedendo alle istituzioni italiane di far pressione su questi regimi islamici misogeni, che umiliano, reprimono, stuprano, uccidono, lapidano le donne? Perché non chiedono a gran voce a quegli arabi musulmani che vivono in Italia di rispettare le proprie mogli e sorelle? Perché questo comportamento ipocrita? Accettate di essere divise in due categorie: le donne di serie A, quelle come voi; e le donne di serie B, quelle musulmane e arabe? Non sono anche loro donne che come voi portano lo stesso fardello, che portano in grembo per nove mesi la vita che continua così come fate voi? Non hanno lo stesso diritto di vivere una vita dignitosa in famiglia e nella società? Come fate a restare in silenzio ? Quando una manifestazione in favore delle donne musulmane? Anche voi portate il velo, quello dell'ipocrisia. Che cosa aspettate a togliervelo ?