Tanto tuonò che piovve. Sui giornali italiani di oggi non lo trovate, ma per la prima volta dalla Shoà in Europa è stato incriminato un ebreo per aver svolto i suoi doveri religiosi. E' accaduto in Germania, molto giustamente. Per esattezza nella parte settentrionale della Baviera,nella ridente città di Hof, poco a nord della wagneriana Bayreuth, 46.779 abitanti secondo la precisissima Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Hof_(Baviera) ). Prima della guerra a Hof c'erano 3000 ebrei circa, adesso sono tornati in 400 e dal 1997 hanno un rabbino nato a Gerusalemme, che oggi ha 64 anni e si chiama David Goldberg (solo omonimo di un rabbino inglese che ha scritto libri sul sionismo, in realtà contro il sionismo ed è stato attivo anche in Italia una decina di anni fa).
Naturalmente tutto questo è conseguenza della sentenza di Colonia che in un altro caso, riguardante un ragazzino musulmano vittima di un'emorragia, aveva dichiarato che la circoncisione era un reato, dato che modificava irreversibilmente il corpo. C'erano state reazioni, la premier Merkel aveva dichiarato che la Germania non si sarebbe fatta ridere dietro dal mondo per una cosa del genere, il parlamento aveva passato una mozione per promuovere una legge che dichiarasse legale la circoncisione, ma, che volete, la giustizia è cieca in certi casi, o piuttosto non guarda in faccia a nessuno: fiat justitia et pereat mundus, come dice un proverio di incerta origine che piaceva molto e molto giustamente a Martin Lutero (http://de.wikipedia.org/wiki/Fiat_iustitia,_et_pereat_mundus). O se volete un'altra idea, un tantino meno consolatoria, è come se in una soluzione salina satura introducete un cristallo di sale: tutta la soluzione inizia a cristallizzare. L'Europa è piena di antisemitismo, che si scambia per virtuosa indignazione per i crimini israeliani contro i palestinesi, i libanesi, gli egiziani e quant'altro. Basta un granellino di sale antisemita, e subito l'ebraismo diventa un crimine. Come ai tempi dell'imbianchino.