Copia di email inviata a REPUBBLICA:
Hanno tracciato una svastica vicino a casa mia: certi segni ritornano e sfregiano l’illusione di vivere in un mondo civile. Alcuni giorni fa, in treno, ho sentito alcuni giovanissimi frequentatori dei centri sociali milanesi esprimere le più turpi ingiurie contro gli ebrei. Li ho ripresi e ho insegnato loro a riconoscere le nuove calunnie antiebraiche, con le quali sono stati indottrinati dai loro «fratelli maggiori». «Leggete pure Indymedia, ragazzi, ma anche un buon articolo di Luciano Tas. Cercate la verità e allontanatevi dalle ideologie che conducono alla caccia alle streghe». All’inizio i ragazzi sembravano piuttosto irritati dal mio intervento. Uno di loro sbuffava, altri due si scambiavano risatine beffarde. Dopo un po’ però, hanno cominciato ad ascoltarmi. Quasi subito si sono scusati per i toni offensivi usati contro gli ebrei, riconoscendo di aver parlato senza riflettere: «Siamo stati stupidi, ma non siamo razzisti. Lo dimostra il fatto che ci battiamo
contro i Centri di espulsione per migranti e gli sgomberi di campi Rom». Quindi si sono mostrati interessati riguardo alla situazione umanitaria a Gaza, perché avevano visto foto che mostravano una povertà estrema. Gli ho parlato della visita effettuata l’anno scorso da parte della Croce Rossa Internazionale e delle conclusioni esposte da Mathilde de Riedmatten: «Non esiste crisi umanitaria a Gaza». Sono molto giovani e il loro margine di crescita civile è enorme, purché non siano rovinati da cattivi maestri. Mi hanno promesso di leggere «Israele: 21 domande e 21 risposte» di Luciano Tas. Alla fine del nostro scambio di idee, li ho trovati ricettivi e desiderosi di confrontarsi con nuovi punti di vista. Mi hanno chiesto l’indirizzo di posta elettronica, che ho dato loro. Mi hanno promesso di scrivermi. Vi sono, al contrario, gruppi antisemiti che non sembrano avere possibilità di ripensamento, riguardo alle loro ideologie improntate a un odio totale e
irrazionale contro il popolo ebraico. StormFront, WhitePride e gli altri gruppi di estrema destra prendono spesso di mira, nei loro deliranti e pericolosi blog, noi che ci impegniamo pubblicamente per la verità e la Memoria. Lo stesso fanno, paradossalmente ma non troppo, gli pseudoanarchici, che di frequente, nei loro «media indipendenti» propagandano tesi identiche a quelle care ai nostalgici di Hitler e Mussolini. Altri blog, come quello di Andrea Carancini (ma ce ne sono a decine!), cercano di far proseliti fra le persone meno colte e consapevoli, riproponendo all’infinito tesi negazionistiche. Come difendersi dall’avanzata di antisemiti, revisionisti e neonazisti? Opponendo alla loro arrogante ignoranza la forza della verità, della civiltà e della memoria, valori di fronte ai quali odio e calunnia – alla fine – si dileguano.
Roberto Malin —
Ecco una lettera che offre molti spunti per scrivere al proprio abituale quotidiano,o, anche per discutere con amici e non.
IC redazione