Nella risposta del Prof.Volli al sig.Caleb, è scritto: "Per me Gesù era un riformatore ebreo che si opponeva ai romani e fu ucciso da essi".
Gradirei che ci venisse indicato, se possibile, in base a quali dati, testi o altro,si può evincere che Gesù facesse attività politica contro i romani.
cordiali saluti
s.borgianni
risponde Ugo Volli:
Gentile signor Borgianni,
vorrei evitare di trasformare il senso di questo sito, che si occupa delle vicende di Israele nel mondo contemporaneo e non duemila anni fa.
Le ricordo semplicemente che i Vangeli, documenti scritti certamente dopo Paolo, che non li cita mai e dunque fra la fine del I secolo e il II, quando la separazione e la polemica cristiana contro l'ebraismo erano chiarissime, riferisce che il cartello appeso sotto la croce, secondo l'uso romano di indicare in questo modo la colpa cui era dovuta la condanna diceva "rex Iudeorum", che è evidentemente il titolo tutto politico, di cui Gesù si sarebbe appropriato, che corrisponde peraltro pienamente al senso di mashiach, cioè "unto".
L'unzione era il segno del potere regale di Israele, poi abolito. Nel momento in cui era endemica una resistenza antiromana nel paese e molti erano i capi della resistenza che si attribuivano il ruolo di re e restauratori dell'indipendenza di Israele, Gesù apparve come uno di questi, un attivista che turbava l'ordine imperiale. Per questo fu condannato e ucciso.