http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4269971,00.html
Il titolo dell’articolo di Yediot Aharonot ( il quotidiano più venduto in Israele) è “ soldati picchiano giornalisti con bastoni “, il fatto è successo nel villaggio di Kfar Kadum, nei pressi di Nablus, dove erano avvenute manifestazioni e disordini. Il video dura un paio di minuti, vale la pena vederlo, per capire quanto il titolo dell’articolo non rifletta quanto è avvenuto (http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4269971,00.html).
Le immagini iniziano con un gruppo di giornalisti e cameramen palestinesi, che avanzano con maschere anti gas lacrimogeni, il che fa pensare che nei dintorni ci siano stati, come si è detto, dei disordini, e questo giustifica la presenza dei soldati israeliani. Da due mezzi scendono dei soldati, si avvicinano ai giornalisti e ai cameramen, avendo in mano delle specie di manganelli, non sono bastoni, che fa pensare alla forza bruta, violenta, sono in dotazione, che però alzano senza usarli contro nessuno. I cameramen infatti riprendono la scena senza che nessuno glielo impedisca.
Che i modi dei soldati fossero sbrigativi, diciamo pure autoritari, rientra nella necessità di riportare l’ordine in quel villaggio. Non si può rimproverare a dei soldati la poca educazione quando intorno a loro ci sono disordini. Ma ciò che conta è che non è stata commessa nessuna violenza, come lascia credere il titolo.
Domanda: perché, spesso, gli organi si stampa israeliani si auto flagellano anche quando non è necessario ? Questo bisogno di sentirsi comunque colpevoli di qualche cosa anche quando non è il caso ? Da dove trae origine ?
IC redazione