Angelo Pezzana
(fondatore e direttore editoriale di www.informazionecorretta.com)

In Israele non c’è mai il tempo per annoiarsi, recita un detto, la rassegna di Informazione Corretta è lì a dimostrarlo. La notizia di maggior rilievo della settimana è stata fuor di dubbio la strage dei soldati egiziani nel Sinai la scorsa domenica ad opera di terroristi  dei gruppi jhadisti, scriviamo così perché l’Egitto non ha comunicato i loro nomi. Si proponevano di entrare in Israele attraverso il valico di Keren Shalom per ammazzare più israeliani possibile. Ma gli è andata male, grazie all’efficienza delle Forze di Difesa israeliane che li hanno eliminati uno dopo l’altro. Il danno più rilevante però è toccato al presidente egiziano Morsi, che non sa più dove sbattere la testa. Come ha bene analizzato l’ambasciatore Zvi Mazel, sulle nostre pagine, gli assassini dei soldati egiziani rispondono alla stessa ideologia dei Fratelli Musulmani, che è la stessa di Morsi. Ben comprensibile, dunque, il suo imbarazzo.
La seconda notizia che mi sembra utile richiamare è la legge che la Tunisia si appresta a varare, fortemente punitiva nei confronti delle donne. Non siamo vanitosi, ma l’avevamo scritto dall’inizio, quando tutti gli analisti andavano in brodo di giuggiole di fronte a quella frase magica, “primavera araba”. Noi scrivemmo subito, conoscendo le regole della Shari’a, che semmai si sarebbe trattato presto di “inverno”, e così è stato.
La terza e ultima è una notizia che non abbiamo fatto in tempo a pubblicare perché l’abbiamo letta proprio oggi. Ricordate quella terribile immagine dell’ottobre 2000 (foto in alto), quando due riservisti israeliani che avevano sbagliato strada, erano entrato per errore a Ramallah. Invece di ottenere l’indicazione giusta, erano stati trascinati in una stazione di polizia, e lì fatti a pezzi, letteralmente, squartati, e le loro carni fatte vedere alla folla che urlava al linciaggio. Quella foto, quelle mani di uno degli assassini ricoperte di sangue, esposte all’applauso della plebaglia, aveva fatto il giro del mondo. Un giro veloce,però, poi scomparve, come tutte le immagini che possono recare danno alla propaganda palestinese, che vuole il suo buon popolo mite e oppresso. Sono gli israeliani a essere cattivi, e se sbagliano strada è giusto che vengano macellati. Quell’episodio segnò anche la fine del soggiorno di Riccardo Cristiano, corrispondente della Rai, a Gerusalemme,coinvolto in una storia che con il giornalismo a poco a che fare ( leggete la sua storia in questa cartolina di Ugo Volli http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=40313 )
Non abbiate timore, a Cristiano la Rai non ha fatto neanche una ramanzina, è passato a corrispondente in Vaticano. Bene, dal 2000 a oggi sono passati 12 anni, ma la giustizia può essere lenta ma poi arriva. Ecco la notizia: Il tribunale d’appello ha condannato Wisam Radi,catturato nel 2005 e già poliziotto presente nella stazione di polizia, per l’omicidio. Ma oltre a lui sono stati trovati i complici, due membri di Hamas, arrestati per un furto d’auto in Cisgiordania. Durante gli interrogatori, hanno confessato di essere stati i responsabili del linciaggio. “ Avevamo detto alle famiglie delle vittime che non avremmo dimenticato i loro figli”, ha dichiarato la polizia. Così è stato.