Romney candida Paul Ryan come suo vice, darà filo da torcere a Obama
Lettera da Gerusalemme, di Angelo Pezzana
Mitt Romney con Paul Ryan Barack Obama
Gerusalemme- Per Obama Israele deve escludere qualunque azione contro i siti nucleari iraniani prima delle elezioni presidenziali di novembre. Lo ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca ieri sera,sabato, troppo tardi per uscire sui giornali italiani, ma in tempo per essere inserita, nei telegiornali israeliani. E’ una dichiarazione grave e importante,che esclude di fatto l’alleanza di Usa e Israele in un attacco che dovrà avvenire, secondo la maggior parte degli analisti israeliani, al più tardi in ottobre, per essere ancora in tempo a fermare la corsa nucleare iraniana. Non mancherà di suscitare reazioni nel mondo politico a Gerusalemme. Il motivo è comunque chiarissimo, un intervento israeliano in Iran, senza la partecipazione diretta americana, potrebbe mettere a rischio la rielezione dell’attuale presidente. Se gli Usa partecipano, Obama smentisce la sua politica di appeasement tenuta sinora nei confronti del mondo musulmano. Non è detto poi che il risultato soddisfi e giustifichi interamente la partecipazione americana. A tutto questo va aggiunto il clima elettorale, Obama dovrebbe modificare tutti i suoi impegni concentrati nel tentativo di delegittimare Mitt Romney, ed occuparsi esclusivamente della questione iraniana. E’ indubbio il vantaggio dell’avversario, che proprio ieri ha nominato suo vice Paul Ryan, governatore repubblicano del Massachusetts, da sempre schierato dalla parte di Israele. Una candidatura che darà del filo da torcere a Obama, Ryan è infatti è un esperto di problemi economici e presiede la Commissione Bilancio del Congresso.
Per essere un candidato che ci viene sempre presentato per le sue gaffe, Romney si sta muovendo niente male.
Angelo Pezzana