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Informazione Corretta Rassegna Stampa
08.08.2012 Civiltà giuridica alla prova del pc
analisi di Vitaliano Bacchi

Testata: Informazione Corretta
Data: 08 agosto 2012
Pagina: 1
Autore: Vitaliano Bacchi
Titolo: «Civiltà giuridica alla prova del pc»

Civiltà giuridica alla prova del pc
di Vitaliano Bacchi


Vitaliano Bacchi, Baruch Spinoza

Israele ha originato nella sua storia una civiltà giuridica che non ha eguali e che ha generato idee che si ritrovano in ogni altra successiva civiltà giuridica nelle parti normative in cui, derogando alla autonomia della propria tradizione, ha cercato di “sostenere” la razionalità di sistemi normativi altrimenti irrazionali e nemmeno sostenibili in senso giusnaturalistico.

Questa superiorità gnoseologica del diritto ebraico si configura sotto due aspetti.

Il primo è gnostico-soteriologico, ottenuto dalle regole deuteronomiche di metodo e dalla gnosi della giurisprudenza talmudica, che configurano il diritto positivo razionale e assoluto nella sua forma archetipica rispetto la quale ogni altro archetipo giuridico o ne riproduce l'ideologia o ne approssima la tecnica formulare e del quale si può comunque misurare la razionalità giuridica determinandone il grado di divergenza rispetto l'idea gnostica originaria.

Il secondo è gnostico-razionalistico, ottenuto dalla fondazione formalista e razionalista della teoria del diritto puro di scuola viennese ebraica mitteleuropea coi modelli di Kelsen,
la sola teoria di metodo in grado di rendere omogenea l'inferenza giuridica a quella matematica, fondare assiomi comuni di inferenza ed assimilare, sia nel linguaggio formulare che nella logica procedurale, l'istruttoria giuridica alla soluzione per equazioni del procedimento dell'analisi matematica classica.

La matematica formalista tedesca di Hilbert è l'espressione razionalista di una gnoseologia giuridica razionale in ambito matematico; l'organizzazione formulare dell'aritmetica razionale ha carattere normativo (e quindi giuridico), l'assiomatica euclidea è una disciplina convenzionale (e quindi giuridica) del ragionamento geometrico, modulare della successiva Ethica di Baruch Spinoza che, in quanto “more geometrico demonstrata” privilegia e adotta per tutta la successiva civiltà del diritto puro la ratio inferendi della geometria come archepito gnoseologico della intelligenza giuridica.

Soluzioni tutte idonee ad assicurare al diritto positivo lo statuto epistemologico formale privilegiato della matematica ed il rigore della sua dimostrazione-argomentazione ed in questo senso, in particolare con l'assiomatizzazione dei modelli dell'aritmetica razionale, la scuola ebraica ha insegnato che calcolare e giudicare sono lo stesso ragionamento.  

Le suddette considerazioni dimostrano quindi che Israele ha creato una civiltà giuridica

delle fonti del diritto e della filosofia della sua purezza che, sola al mondo e nella storia, assimila, equipara e parifica ius et mathesis secondo una ragione di identità sconosciuta ad ogni altra civiltà giuridica, né su tale primato può farsi diatriba perchè il diritto germanico non esiste come idea autonoma e se esiste è romanistico nelle fonti e razionalista-mitteleuropeo (e quindi giudaico) nella astrazione metafisica delle classi.

Che queste non siano idee solo “patriottiche” di un giurista di formazione razionalista (e quindi ebraica) lo prova la scienza: la teoria ebraica del diritto puro e inderogabile è perfettamente implementabile su computer, nel senso che la sua logica di inferenza è “riconosciuta” dal computer come ricorsiva coerente e quindi computabile.

Non provate a implementare su computer la razionalità del diritto romano perchè il computer non la riconosce ed anzi la rifiuta come rifiuta quella del diritto islamico: due tradizioni di pensiero (sit venia verbis) giuridico nelle quali l'opinio iudicis o la fatwa dell'ayatollah prevalgono sulla norma legis.

I casi di sanzione con lapidazione li decide la fatwa.

I termini del processo civile romano li decide il giudice non la legge.

Gli scienziati di intelligenza artificiale (Michele Iaselli) che hanno scoperto il disastro hanno scritto che il sistema giuridico romano induce necessariamente la rinuncia ad un progetto di I.A. sul diritto. I giuristi razionalisti di formazione matematica, invece, hanno scritto che un sistema giuridico che rende compatibile al sistema la legislazione fascista sulla razza ha un rango di inferenza anaclastica e diaforica (ex falso quodlibet) che rende possibile la“razionalità” di qualsiasi soluzione, anche di quella “finale”.

Perchè il rapporto fra Auschwitz e la “cultura” del diritto romano è dimostrabile matematicamente; anzi aritmeticamente.

Per tale disastro dell'intelligenza e dei valori possiamo limitarci all'aritmetica.

Una “mathesis” più congrua per una civiltà che contava con le aste.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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