"Romney-Obama: fatti concreti contro colpi bassi"
Lettera da Gerusalemme, di Angelo Pezzana
Angelo Pezzana, Mitt Romney
Il viaggio di Mitt Romney a Londra, Israele e Polonia merita ancora alcune considerazioni, se gli attacchi contro di lui aumentano di giorno in giorno, significa che la sua candidatura ha tutti i numeri per essere considerata pericolosa per la rielezione di Obama. La prima osservazione riguarda il suo programma. Obama si guarda bene dal criticarlo, non lo cita neppure, preferisce deviare gli attacchi su aspetti personali, esattamente la stessa tecnica applicata nei confronti di Berlusconi in Italia. Avrebbe evaso le tasse, si è letto, ma nessuna prova è mai stata portata. I finanziamenti ricevuti dal magnate degli alberghi americano Sheldon Adelson, farebbero parte di guadagni derivati dalla presunta attività legata alla prostituzione che si svolgerebbe negli hotel di sua proprietà. Anche qui il verbo al condizionale è d’obbligo, si lancia un’accusa senza alcuna prova, nella speranza che la macchia lasci qualche traccia. Romney è amico da lunga data di Netanyahu ? E Bibi è amico dello stesso Sheldon Adelson, che possiede il quotidiano israeliano Israel Hayom (Israele oggi), il più diffuso nel paese, e che si distingue per non essere pregiudizialmente contro il governo, e se anche lo si può classificare un giornale amico di Netanyahu, lo fa in un modo che anche gli avversari giudicano bipartisan ? Ecco allora che l’amicizia Bibi-Mitt si trasforma in argomento elettorale, sia in Usa che in Israele. Ma torniamo al viaggio europeo, sotterrato su tutti i media per le gaffes che Romney avrebbe commesso. Sottolineiamo ‘avrebbe’. Charles Krauthammer ne ha analizzato tutti gli aspetti sul Washington Post, definendolo eccellente. In Israele Romney ha criticato la società palestinese, prigioniera di un sistema pre-moderno, dove regnano la corruzione e l’arretratezza economica. Una verità che nessuno ha mai il coraggio di dire, anche se il Rapporto dell’Onu (UN Arab Human Report), realizzato da una Commissione formata da intellettuali arabi, ha stabilito chiaramente che ‘valori e cultura tradizionali arabi sono il più grande impedimento al progresso economico’. Se lo dice l’Onu va bene, me se lo dice Romney deve essere accusato di razzismo ? In Polonia è stato accolto – tra gli altri anche da Lech Walesa – con gli onori che si devono a un capo di stato. Non va dimenticato che è stato Obama a cancellare l’accordo che garantiva alla Polonia l’appartenza nell’area di sicurezza missilistica nei confronti della Russia.
La corsa alla Casa Bianca è appena iniziata, Romney ha impostato la sua campagna sui fatti, mentre gli esperti di Obama hanno scelto la tecnica dei colpi bassi, ma non è detto che gli elettori americani abboccheranno.