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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Amo Israele, senza se e senza ma 07/08/2012

Una bella lettera, un bell'articolo, professore.
Una dicharazione d'amore appassionata e che condivido e sottoscrivo in ogni rigo per due motivi:
1) perchè Israele non mi ha mai deluso, non ha mai violato le leggi della democrazia e del rispetto dei diritti delle minoranze e la sua democrazia ha istituzioni esemplari
2) perchè Israele, la sua storia di resistenza e lotta per sopravviveve contro l'insensata volontà di distruggerlo, è il modello e il paradigma di tutte le lotte civili di risposta alla discriminazione, al razzismo, alla violenza di classe
    il modello di tutti coloro che, come me, hanno istruito e combattuto la battaglia sociale per la propria dignità e i propri diritti contro la violenza di classe fascista, di cui la società in cui viviamo è satura

La categoria sociale e razziale di "ebreo" è una invenzione della propaganda fascista; nessuno può rivendicare una condizione ebraica perchè questa condizione non esiste nè in senso antropologico nè in senso etnico nè in senso razziale.
Se si vuole concretamente socialmente e storicamente "appartenere" alla cultura e alla vicenda dell'ebraismo, non è necessario fare ricerche genealogiche o l'esame del sangue, che sarebbero entrambi inutili.
Basterà amare Israele come il prof. Volli nel suo articolo ha insegnato a fare.
E si sarà giudei a pieno titolo.
Buone vacanze professore.

Vitaliano Bacchi

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Con qualche tremore per la mia piccolezza, insignificanza politica e scarsa esperienza di dibattito politico ad alto livello, esprimo la mia totale condivisione all'articolo di Ugo Volli; amo anch'io Israele, senza se e senza ma e ritengo che si debba esprimere ogni possibile sostegno alle azioni di un Governo, comunque e sempre in gravissime difficoltà decisionali. Essere critici sempre può talora rappresentare un vero pericolo per un equilibrio precario; io voglio avere fiducia in chi cerca di agire per il bene di Israele e, nel mio piccolo, cercherò di impegnarmi per esprimere questa fiducia.

Grazie per l'attenzione.
Luisa Fazzini (TS)

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In riferimento alla bellissima dichiarazione d'amore di Ugo Volli (amare Israele senza se e senza ma) mi stavo chiedendo: puo' questo amore essere condiviso anche da chi come me non e' ebreo e non ha alcun legame "apparente" con la terra di Israele? La risposta la conosco. E' un si pieno. Totale.

Sergio


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