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Ugo Volli
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Chi ha dato, ha dato; chi ha avuto, ha avuto. Scordiamoci il passato, anche a Gaza 05/08/2012

Chi ha dato, ha dato; chi ha avuto, ha avuto. Scordiamoci il passato, anche a Gaza


Vittorio Arrigoni

Cari amici,

vi ricordate che cosa volevano i rapitori di Vittorio Arrigoni, o almeno quel che dicevano di volere, prima di ammazzarlo in maniera assai efferata? Non è difficile, pretendevano quel che spesso è oggetto del ricatto dei rapitori, la liberazione di un detenuto, per lo più a sua volta colpevole di precedenti violazioni. Questa volta però non il riscatto non riguardava un carcerato nelle prigioni israeliane o americane, ma in quelle di Hamas. Preoccupazione ragionevole, dato che Hamas ha il record mondiale di esecuzioni capitali, una ogni trecentomila abitanti l'anno circa (cinque nel 2010, tre nel 2011 (http://www.focusonisrael.org/2012/04/16/gaza-morte-boia-hamas/),  già sei quest'anno, tre il 7 aprile (http://lepersoneeladignita.corriere.it/2012/04/07/gaza-hamas-esegue-tre-condanne-a-morte/) e tre il 18 luglio (http://eeas.europa.eu/delegations/westbank/documents/news/20120719_eu_local_statement_on_gaza_executions_en.pdf) con 27 prigionieri in attesa nel braccio della morte (http://www.amnesty.org/en/news/gaza-executions-flout-legal-process-2012-07-18): come se negli stati Uniti ci fossero 1000 esecuzioni l'anno (nel 2011 sono state 43) e in Cina 5000 (sono state alcune migliaia, mancano i dati). Il solo paese che tenga testa ad Hamastan è stato l'Iran, con 360 condanne a morte nel 2011su 78 milioni (http://www.guardian.co.uk/news/datablog/2011/mar/29/death-penalty-countries-world).

Già, ma chi era il detenuto che volevano liberare Mahmud Salfiti, Tamer Hasasnah e Khader Jram, imputati dell'infinito e pochissimo costruttivo “processo farsa” (http://archiviostorico.corriere.it/2012/marzo/16/Arrigoni_vittima_dimenticata_processo_farsa_co_9_120316007.shtml) per il rapimento di Arrigoni, insieme ai loro complici morti ammazzati e scomparsi? E' semplice, a quel che dicono le fonti ufficiali di Gaza, volevano liberare il loro capo, lo sceicco al Maqdisi, il capo del gruppo salafita Tawhid wal Jihad arrestato qualche mese prima da Hamas. Poi è venuto fuori che volevano anche punire i costumi “troppo occidentali” dell'attivista, ma questo per il “Manifesto” è”fango”(http://vittorioarrigoni.wordpress.com/2012/04/13/vittorio-arrigoni-quindicesima-udienza-del-processo/): non si capisce se sia “fango“ l'affermazione o il comportamento attribuito - a quanto si è capito, l'omosessualità - ma lasciamo perdere...

Ignoriamo dunque la vita privata del baldo difensore dei palestinesi, arcinemico di Israele, e concentriamoci sul presunto prezzo del riscatto. A un anno e pochi mesi dall'omicidio di Arrigoni, sapete che cosa è successo di Hisham al-Saedni, conosciuto anche con il nome di battaglia di Abu al-Waleed al-Maqdissi, presunto leader del gruppo fondamentalistico 'Tawhid wal Jihad', in lingua araba 'Unico Dio e Guerra Santa' ? Lo racconta oggi anche “Il Fatto”, ma nessuno dei giornali principali: semplice, Hamas l'ha rilasciato (http://www.agi.it/estero/notizie/201208032102-est-rt10314-m_o_hamas_rilascia_leader_gruppo_salafita_killer_di_arrigoni). Così, senza processo. Sarà che i salafiti ora, dopo la “primavera”, hanno molto peso in Egitto e altrove, sarà che si sono stufati della lite interna, che tutto sommato è costata la vita solo di un infedele “dai costumi occidentali”, sarà che molti membri del gruppuscolo, inclusi gli assassini di Arrigoni, stavano sul libro paga di Hamas e magari hanno solo eseguito degli ordini, sarà in generale che cane non morde cane anche fra gli islamisti: fatto sta i capi di Gaza hanno chiuso la faccenda e se solo lo potranno, possiamo stare sicuri che chiuderanno anche il processo, in un modo o nell'altro. La vita umana non ha molta importanza per loro, lo ripetono continuamente. E allora: “chi ha dato, ha dato ha dato. Chi ha avuto, ha avuto ha avuto. Scordiamoci il passato e pensiamo a come ammazzare qualche ebreo che capiti a tiro.

Ugo Volli


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