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Copti e sharia in Egitto 02/08/2012

Da orthodoxie.com di oggi, 1 Agosto 2012, ci giunge la notizia che un vescovo copto, Paul di Tanta, rappresentante della chiesa copta in seno all'Assemblea costituente d' Egitto ha dichiarato che se l'articolo 2 della legge fondamentale del paese non dovesse venire modificato, egli dovrebbe dire ai copti che è venuto il tempo di abbandonare il loro paese. Nella redazione attuale l'articolo dice così : "L'Islam è la religione di Stato, la lingua araba è la lingua ufficiale dello Stato. I principi del diritto mussulmano ( la sharia) è la fonte fondamentale della legislazione".

Il rappresentante della chiesa copta considera indispensabile apportare un emendamento a questo articolo 2, in cui si stabilisca il diritto della chiesa copta di partecipare alla risoluzione delle questioni che la riguardino".

Il Vescovo conclude : " Se non si dovesse modificare questo testo, io dirò ai copti che non c'è più posto per loro sulla terra d'Egitto, perchè non spetta al potere giudiziario dirigere il clero".

Comunque il processo di fuga dei copti è iniziato da tempo. Secondo alcune stime, circa 100.000 copti avrebbero lasciato il paese dall'inizio della rivoluzione.

Xenia

Notizie da girare ai responsabili, il Vaticano tra questi, che brilla per il suo silenzio.
IC redazione


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