Riportiamo da REPUBBLICA di oggi, 02/08/2012, a pag. 29, la breve di Alberto Mattone dal titolo "Gli hotel nelle colonie".
Maaleh Adumin Gush Etzion
E' bene che Alberto Mattone faccia un viaggio in Israele per capire la differenza tra quartieri di una capitale, cittadine limitrofe ad essa collegate e insediamenti. Questi ultimi formati da quattro tende circondate da filo spinato e protette da soldati.
Dopo il viaggio, forse, Mattone avrà capito che Màaleh Adumin e Gush Etzion non sono insediamenti ?
Ecco la breve:
Batte anche la crisi più dura, la magica atmosfera di Gerusalemme. La Città Santa per ebrei, cristiani e musulmai attrae ogni anno milioni di pellegrini, ma le strutture alberghiere potrebbero non bastare più. Il governo israeliano prevede un nuovo boom del turismo nei prossimi anni e lancia l'allarme: bisogna costruire presto migliaia di stanze d'albergo, altrimenti Gerusalemme scoppierà. E, anche i prezzi, schizzeranno in alto. L'idea, in una città dallo spazio limitato e più conteso che altrove, è realizzare hotel fuori dal perimetro urbano, nelle colonie ebraiche presenti nei Territori palestinesi. Estendendo, così, le generose sovvenzioni (20% sul costo dell'opera) già in vigore all'interno di Israele. È la prima volta. A Gerusalemme sono in corso di costruzione 1.700nuove stanze, ma non bastano, secondo il ministero del Turismo. Che lancia il progetto:"esportare" gli alberghi neiTerritori, precisamente nei vicini insediamenti ebraici di Màaleh Adumin e Gush Etzion. Ma sul piano del governo, pesano due incognite: dopo la dura manovra di tagli, verranno trovati i soldi per le sovvenzioni? E poi, quale sarà la reazione dei palestinesi?
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