Tisha Beav: oggi, il 9° giorno del mese di Av
di Yoram Ettinger
1.Il giorno 9 di Av (l’undicesimo mese) è il giorno più tragico nella storia ebraica.
Il digiuno in quel giorno commemora le nostre più grandi sciagure, per trarre insegnamento dalla storia onde evitare passi falsi, critici, morali e strategici, evitando così altre sciagure in futuro.
E’ menzionato per la prima volta nel libro di Zaccaria 7:3.
2. Pesah, la festa della libertà, e il digiuno del giorno 9 di Av sono commemorati nello stesso giorno della settimana.
Il digiuno del giorno 9 di Av è seguito dal giorno 15 di Av - una festa di amore e di riconciliazione.
Il giorno 9 di Av è allo stesso tempo un giorno di pianto e di festa, evidenziando così una lezione fondamentale: allo scopo di rafforzare la libertà e anticipare la liberazione, si devono ricordare le calamità, mettere da parte quello che vorremmo ci fosse ma non c'è, ed essere mentalmente e fisicamente preparati ad affrontare le crisi, per non perdere mai l’ottimismo.
Una giornata di distruzione / oblio è il primo giorno del percorso verso la costruzione / liberazione.
Un problema è un’opportunità sotto mentite spoglie.
Secondo il Talmud di Gerusalemme (Berachot 2:4), il Messia è destinato a nascere nel giorno di Tisha Be’Av.
3. Le grandi sciagure ebraiche avvenute il giorno 9 di Av (Tisha Be’Av in ebraico):
**Il tradimento delle “dieci spie / capi tribù” (contro Giosuè e Caleb) - che avevano calunniato la Terra di Israele, preferendo la convenienza immediata e la “saggezza” convenzionale alla fede e alla lungimiranza, prolungando così il peregrinare nel deserto per 40 anni.
**La distruzione del Primo Tempio e di Gerusalemme da parte dei Babilonesi guidati da Nabucodonosor (nel 586 a.C.) con il massacro di 100.000 persone e l’esilio del popolo ebraico.
**La distruzione del Secondo Tempio e di Gerusalemme da parte dei Romani guidati da Tito (nel 70 d.C.) , accompagnata dal massacro di 1 milione di ebrei e dall’ esilio.
**La rivolta di Bar Kochba il Grande, repressa (nel 135 d.C.) con la caduta di Beitar (in Giudea e Samaria) e la distruzione di Gerusalemme da parte del governatore romano Quinto Tineo Rufo, - con più di mezzo milione di morti.
**I pogroms della prima crociata con decine di migliaia di morti (1096).
**L’espulsione degli ebrei dalla Gran Bretagna (1290).
**L’espulsione degli ebrei dalla Spagna (1492).
**L’inizio della deportazione degli ebrei, dal ghetto di Varsavia al campo di sterminio di Treblinka (1942).
4. La centralità di Gerusalemme nella storia ebraica si commemora il giorno 9 di Av.
Si legge nel Salmo 137:5 – “Se ti dimentico, o Gerusalemme, che la mia mano destra dimentichi le sue funzioni. Resti la mia lingua attaccata al palato se non mi ricordo di te, se non metto Gerusalemme al di sopra di ogni mia gioia”. Secondo lo spirito costruttivo / ottimista diTisha Be'Av: “Chi lamenta la distruzione di Gerusalemme avrà il privilegio di testimoniare il suo rinnovamento" (Talmud babilonese, Ta'anit 30).
5. Il libro delle cinque Lamentazioni (la Meghillah di Eikhah composta dal Profeta Geremia , che previde la distruzione, l’esilio e la liberazione), viene letto durante i primi nove giorni di Av. Il valore numerico delle lettere ebraiche di Eikhah (איכה) da leggere traslitterato ‘EiKhaH è 36, che è uguale al numero degli ebrei giusti secondo la tradizione. Il significato ebraico di Eikhah potrebbe essere interpretato come un rimprovero “Come mai?”, o “Perché ti sei allontanato?” o anche “Dove sei?”. Il termine Eikhah compare nel primo capitolo del Deuteronomio e nel primo capitolo di Isaia, che ogni anno vengono studiati insieme con il Libro delle Lamentazioni il giorno 9 di Av. Così il giorno 9 di Av unisce i pensieri di Mosè, Geremia e Isaia ai tre periodi critici della storia del popolo ebraico: la liberazione, la distruzione, e il rinnovamento.
6. Il giorno 9 di Av conclude una serie di tre letture della Torah sulle calamità ebraiche (due da Geremia e una da Isaia), e avvia una serie di sette letture della Torah: le consolazioni, il rinnovamento e il raccolto (da Isaia).
7. Napoleone stava camminando una notte per le strade di Parigi, quando sentì dei lamenti provenienti da una sinagoga. Quando gli dissero che il pianto / lamento commemorava la catastrofe del 586 a.C. - la distruzione del Primo Tempio - dichiarò: “Le persone che celebrano con solennità la storia antica sono destinate a un futuro glorioso”
8. La commemorazione del 9 °giorno di Av costituisce un evento chiave del giudaismo. Rafforza fede, radici, identità, chiarezza morale, coesione e ottimismo, imparando dagli errori del passato e immunizzando se stessi contro la malattia letale dell’oblio.
La memoria è liberazione; la dimenticanza è oblio. Il verbo “ricordare” (זכור) appare quasi 200 volte nella Bibbia, e nei Dieci Comandamenti. Il giudaismo impone ai genitori di trasmettere la tradizione alle nuove generazioni, facendo crescere così il senso della realtà per evitare la maledizione dell’euforia o del fatalismo.
9. L’usanza di pulire la casa il giorno 9 di Av mira a festeggiare la liberazione. Il digiuno esprime il riconoscimento dei limiti e della fallibilità di ciascuno di noi, è la ricerca costante di miglioramento morale e di umiltà.
10. Il 9 ° giorno di Av è al centro dei quattro giorni di Digiuno nella tradizione ebraica, che commemora la distruzione del Primo Tempio: il 10° Giorno di Tevet (il quarto mese del calendario ebraico) ricorda l’inizio dell’assedio di Gerusalemme da parte di Nabucodonosor; il giorno 17 di Tamuz (il decimo mese del calendario ebraico) ricorda la caduta delle mura di Gerusalemme; il giorno 9 di Av commemora la distruzione dei due Templi e il 3 ° giorno di Tishri (il primo mese del calendario ebraico) ricorda l’uccisione del governatore Ghedalià, la cui morte per mano dei Babilonesi, significò per gli ebrei perdere quel poco di autonomia che Nabucodonosor aveva loro concesso dopo la distruzione del Primo Tempio, l’aumento della violenza dei Babilonesi e l’esilio.
11. Il 9° giorno di Av è il culmine delle tre settimane del ricordo(ימי בין המצרים), a partire dal giorno 17 del mese di Tamuz, quando le mura di Gerusalemme sono state abbattute da Nabucodonosor (PrimoTempio) e da Tito (Secondo Tempio).
12. Il mese di Av avvia il passaggio da Maledizione in Benedizione. L’ortografia ebraica di Av (אב) consiste nelle prime due lettere dell’alfabeto ebraico, aleph e bet. Queste lettere costituiscono la parola ebraica per “germoglio” e sono le prime due lettere della parola ebraica aviv per “primavera” (אביב , che significa il padre dei dodici mesi). La prima lettera א sta per ארור ( arur maledetto) e la seconda lettera ב sta per ברוך ( barukh benedetto). Le lettere ebraiche di Av costituiscono le lettere di padre av (אב) e le prime due lettere di אבל ( evel lutto). Il valore numerico di Av (Aleph = 1 e Bet = 2), è tre, la combinazione dei numeri di base pari e dispari (Re Salomone disse: “Non si potrà sciogliere il nodo fatto con tre stringhe”). Il segno zodiacale di Av è un leone, che rappresenta il Leone di Giuda, che si rialza dopo la distruzione di Nabucodonosor, il cui simbolo era il leone. Il fratello di Mosè, Aronne, incarnazione della bontà umana, è morto il primo giorno di Av.
Yoram Ettinger