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Informazione Corretta Rassegna Stampa
28.07.2012 Quanto vale il sangue ebraico ?
Commento di Gliulio Meotti

Testata: Informazione Corretta
Data: 28 luglio 2012
Pagina: 1
Autore: Giulio Meotti
Titolo: «Quanto vale il sangue ebraico ?»

Quanto vale il sangue ebraico ?
Il silenzio delle chiese cristiane, Vaticano compreso
Commento di Giulio Meotti

(Traduzione dall’inglese di Yehudit Weisz)

http://www.israelnationalnews.com/Articles/Article.aspx/11952#.UA26GGDLvLY

Qualche anno fa, ho avuto una lunga intervista con Wanda Poltawska, sopravvissuta polacca alla Shoah , sottoposta dai nazisti come cavia per esperimenti medici: i suoi muscoli furono infettati con batteri, le furono tagliati i nervi, le fratturarono le ossa e subì trapianti ossei. Poltawska mi ha lasciato un ricordo sconvolgente che ancora mi ossessiona: “Nel campo di concentramento di Ravensbruck ho visto neonati ebrei gettati nel crematori". L’inferno di Wanda è tornato in vita ancora una volta la settimana scorsa, quando un attentatore suicida ha ucciso cinque israeliani a Burgas, in Bulgaria. Una delle vittime era incinta. Poco prima che lei salisse a bordo del volo per Burgas, Kochava Shriki aveva detto alla sorella che era la prima volta che rimaneva incinta nella sua vita. “La tua morte lascia un grande vuoto in noi”, ha detto la sorella al funerale. “Mi ricordo che mi avevi chiamato per dirmi del bambino che stavi portando in grembo. Eri così felice”. Shriki è l’ultima di un’orribile lunga lista di donne israeliane in gravidanza massacrate dai terroristi islamici. La nuova mostrificatione degli ebrei inizia allo stadio del feto. Una fatwa emessa dal guru della Fratellanza Musulmana, Yusuf al-Qaradawi, autorizza l’uccisione di bambini ebrei non ancora nati, sulla logica che, una volta adulti, potrebbero far parte dell’esercito israeliano. Il Rabbino Mordechai Elon aveva individuato su una sezione del cimitero del Monte Herzl a Gerusalemme, l’area di sepoltura per le vittime non ancora nate (opposta rispetto alla sezione dei grandi leaders della nazione). Eyal e Yael Shorek sono sepolti qui; Yael era incinta di nove mesi quando fu uccisa in Giudea di fronte a casa sua. Accanto a loro riposano Gadi e Tzippi Shemesh, uccisi nel centro di Gerusalemme dopo aver appena fatto l’ecografia dei loro gemelli nascituri. A Gaza, una squadra terrorista aveva fatto fuoco contro l’auto di Tali Hatuel, uccidendola. Poi sono state assassinate le sue quattro figlie, ognuna con un colpo a bruciapelo alla testa. E’stata un’ esecuzione in stile nazista. Tali era incinta. L’elenco potrebbe continuare. Avital Wolanski era incinta di sei mesi, Rivka Holzberg lo era di cinque, e anche Tehiya Bloomberg era al quinto mese di gravidanza. Tra le 15 persone uccise a Marrakesh lo scorso anno, c’era Michal Wizman, che era incinta di nove mesi. E che dire dei sopravvissuti al pogrom di Itamar, i giovani Vogel, Tamar di 12 anni, Ro’ie di otto e Shai di due ? Dov'è l’indignazione del mondo? Perché il Vaticano, le Nazioni Unite, le chiese più importanti, l’UNICEF, i media tacciono sull’uccisione di un’altra madre ebrea incinta in Bulgaria? Questi bambini ebrei non ancora nati sono come i 44 bambini dell’orfanotrofio francese conosciuto come “La Maison d’Izieu”, che Klaus Barbie della Gestapo spedì ad Auschwitz. E non è un’eresia affermare che queste madri israeliane sono come le madri ebree che hanno cercato di proteggere i loro figli durante la Shoah. Ci sono storie di madri che agirono da eroine spinte dall’istinto di salvare i loro figli, spesso facendo loro da scudo con il proprio corpo. Nessuno potrà mai conoscere i nomi di queste donne. Ci sono anche storie di bambine che confortavano le madri all’ingresso delle camere a gas. Nessuno saprà mai i loro nomi. Durante i suoi ultimi giorni a Treblinka, un sergente delle SS si alzò dal tavolo e disse alle due donne ebree che avevano appena cucinato per lui, “bene, ragazze, ora è il vostro turno”. Una di loro, Tchechia, gli sputò addosso, dicendo ”Uccidici, dai, fammi solo un favore: non chiederci di spogliarci”. Dato che l’altra donna cadde in ginocchio, singhiozzando, Tchechia le disse, “Alzati, non dargli soddisfazione, ricordati che sei un’Ebrea”. Dal momento che la Shoah sta per essere consegnata all’ “ultimo secolo” per la morte naturale degli ultimi sopravvissuti, la Storia diventerà racconto, il racconto un sogno e dal sogno verrà l’ amnesia, per questo oggi il mondo deve essere in lutto con la famiglia di Shriki. Altrimenti il ritorno dell’ anti-semitismo di Auschwitz è certo. Una pioggia acida sta scendendo, ancora una volta, su di noi.
E come la storia ci ha insegnato, comincia con gli ebrei, ma non finisce con loro.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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