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Informazione Corretta Rassegna Stampa
24.07.2012 IC 7: Il commento di Giacomo Khan
dal 15 al 21 luglio

Testata: Informazione Corretta
Data: 24 luglio 2012
Pagina: 1
Autore: Giacomo Khan
Titolo: «IC7: il commento di Giacomo Khan»
 Il commento di Giacomo Kahn


Giacomo Kahn, direttore del mensile di cultura ebraica Shalom

Che fine ha fatto Giulietto Chiesa? Luisa Morgantini stai per caso dormendo? Luca Casarini e Francesco Caruso siete forse in vacanza in terre lontane senza telefonino e internet? Oliviero Diliberto e Marco Rizzo vi è caduta la lingua e siete diventati improvvisamente ciechi e sordi?

E' molto lungo l'elenco - che potrebbe continuare con decine e decine di leader di partiti e movimenti - di quelle persone colpite da una improvvisa e grave patologia che nessuna medicina, nessuna cura medica può lenire: si tratta di un coma intellettuale, un black out della coscienza e della dignità che impedisce di vedere ciò che accade, che impedisce di difendere le vittime e di accusare i carnefici.

Il mondo guarda innorridito a quanto di drammatico e perverso sta avvenendo da settimane in Siria ma i campioni del pacifismo, della difesa dei diritti dei popoli oppressi, i terzomondisti e anti imperialisti si sono nascosti, incapaci di far combaciare i loro giudizi e le loro convinzioni politiche con le immagini e le notizie di continue stragi di civili innocenti. D'altronde come meravigliarsi di queste amnesie e fughe dalla realtà quando la stessa Cina e Russia hanno impedito, con il veto nel Consiglio di sicurezza dell'Onu, di adottare qualsiasi misura concreta per fermare stragi e carneficine?

La realtà è così dura e difficile da accettare, soprattutto perché non coincide con i propri vetusti schemi mentali e con gli slogan ripetuti per anni di un conflitto israelo-palestinese causa ed origine di tutte le violenze e di tutti i mali del Medio Oriente. Da ormai un anno questa frottola ha perso qualsiasi parvenza di verità: i musulmani si scannano allegramente senza pensare ne a Gaza, ne Ramallah, ne a Gerusalemme.

Questo non vuol dire che Israele si sia conquistata la sicurezza e la tranquillità. Tutt'altro.

La minaccia iraniana - dentro e fuori i confini dello stato ebraico, come dimostra l'ultimo attentato in Bulgaria - incombe in termini apocalittici da fine dei tempi. In pochi sembrano avere la consapevolezza che non è in gioco solo il destino di Israele ma l'assetto geo strategico dell'intera area che coinvolge, volenti o nolenti, anche l'Europa.

Qualcuno sarà disposto a difendere otto milioni di israeliani?

Difficile essere ottimisti e sperare che il mondo occidentale e democratico comprenda tutto ciò. D'altra parte, per molto meno, una semplice organizzazione sportiva come il CIO è incapace di imporre un minuto di silenzio in ricordo degli undici atleti israeliani uccisi a Monaco '72. Figuriamoci. Nell'ipotesi di uno strike militare israeliano contro Teheran quelle voci che oggi sono scomparse torneranno a parlare e ad accusare. Il mondo sarà tornato ai loro tanto cari ideali: Israele origine di tutti i mali.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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